Nella nostra società neoliberale la persona non esiste, diventa un soggetto creato dalle stesse relazioni mercantili.
Friedman, sociologo ed economista abbastanza noto, afferma che l'uomo è soggetto solo se è riconosciuto nella produzione mercantile. Sparisce il concetto di necessità ed è sostituito da quello della domanda. Se l'uomo non è in condizione di domandare il minimo necessario per vivere, deve sparire: la teoria economica lo elimina.
Se si afferma, se affermo che l'economia è al servizio della persona, vado incontro all'ostilità delle platee, alle censure degli apparati, al biasimo dei superiori. E rimango come travolto e sbigottito; anche perché non indosso nessuna lucente armatura, e non ho nello zaino il bastone del maresciallo.
Perciò non riesco ad avanzare e cadenzare accuse sulle responsabilità storiche in America Latina, se non apro l'attenzione critica a una posizione di denuncia e a una proposta di sostegno di nuovi progetti umani e politici.
Oggi in Italia ci si appassiona, per lo spazio di un giorno, a questioni poste solo per il loro aspetto conflittuale e polemico.
Buona parte della stampa non tenta nemmeno di andare al centro del problema, di capire il vero senso dei termini, L'unica cosa che le interessa è l'aspetto del contendere, della contrapposizione. Ci si schiera, più o meno emotivamente da una delle due parti, senza domandarsi che cosa sia in questione , di che cosa si disputi, quali siano le ragioni di una parte e dell'altra.
La disinformazione sciupa i residui di un progetto autentico di trasformazione.
Giovani con vuoto spaventoso di valori, ridotti a degli autentici robot consumistici, messi in ginocchio davanti agli idoli muti e fatti di vuoto, completamente succubi della pubblicità e delle mode.
Mass-media che tentano di plasmare la personalità di questi giovani spingendoli a credere che ciò che fa più comodo alla società, è il modo migliore di vivere e lo scopo stesso della vita.
Vuoto che porta molti di questi giovani a un senso profondo di scontentezza, di disgusto della vita, di individualismo, di disinteresse nei confronti della società... e amica redentrice e consolatrice a questo punto, non sembri cosa strana, può diventare per molti proprio la droga.
scritto da Giuseppe Stoppiglia, pubblicato in Madrugada 5