Rompo brevemente il mio silenzio negli scritti per affermare la memoria di Pawel Adamowicz, Sindaco di Danzica, città della Repubblica di Polonia, assassinato da uno squilibrato nella giornata di ieri durante una manifestazione pubblica.
Com’è noto, Adamowicz era un uomo politico libero, democratico, difensore dei diritti fondamentali della persona, portatore di princìpi di giustizia e di tolleranza, favorevole all’accoglienza, europeo sincero ed europeista convinto. Naturalmente si opponeva all’attuale dissennato e pericoloso Governo nazionalista polacco.
Tutto ciò dimostra che la lenta e inesorabile avanzata dell’odio e del rancore, sovente determinati da una semplice propensione alla sopraffazione e alla prevaricazione, sta cominciando a raccogliere, qui in Europa, i suoi frutti avvelenati e le sue prime vittime. Temo che ne verranno molte altre.
Dobbiamo lottare con tutte le nostre forze per affermare relazioni umane e per difendere le istituzioni democratiche. Solo l’unità intellettuale, culturale, morale e politica, accompagnata dal riconoscimento delle differenze ideali e religiose, di tutta l’Europa potrà salvarci. Non esistono alternative.
Tutto ciò mi rende ancora più convinto che sarà giusto e doveroso accompagnare i miei studenti, nel Marzo prossimo, in un Viaggio della Memoria ad Auschwitz-Birkenau, in quella Polonia oggi teatro di tanta intolleranza, oltre che di un incredibile e antistorico antisemitismo.
Prepariamoci non soltanto a resistere, ma anche a lottare pacificamente e tenacemente per il Bene.
Il resto è fascismo. E purtroppo si vede.
scritto da Egidio Cardini