Prima gli italiani, prima gli austriaci, prima gli ungheresi…a forza di essere primi diventeremo tutti ultimi, con gaudium magnum di Cinesi, Russi e Americani
Prima gli ungheresi ha detto Orban chiudendo ad ogni possibilità di accogliere anche una piccola quota di rifugiati dall’Italia. Prima gli italiani ha detto Salvini.
Ora arriva il primo ministro austriaco Kurz che dice “prima gli austriaci” e taglia così gli assegni famigliari ai lavoratori della Ue (quasi tutti dell’Est) che lavorano in Austria ma hanno figli nei paesi di origine. Per ogni figlio in Austria (a seconda dell’età) si prende dai 110 ai 160 euro al mese, ma ora Kurz riduce questo importo ai lavoratori UE immigrati in Austria se hanno figli minori che abitano nei paesi di origine (dove il costo della vita è minore). Il taglio dell’assegno è del 50% per Romeni e Polacchi, del 44% per gli Ungheresi. I bimbi dei paesi coinvolti sono circa 130mila (40mila ungheresi, 30mila slovacchi, 15mila polacchi, 14mila romeni, 10mila cechi,…). Il Governo austriaco conta così di risparmiare 100 milioni di euro.
L’Ungheria e i paesi di Visegrad (che sono quelli che non vogliono neppure un rifugiato) si sono però arrabbiati e si sono rivolti alla Commissaria UE Marianne Thyssen per avviare una procedura d’infrazione contro l’Austria e, se così non sarà, l’Ungheria vuole ricorrere alla Corte di Giustizia della UE, appoggiata dagli altri paesi dell’Est.
Kurz aveva già tagliato il sussidio per rifugiati e immigrati che vivono da tempo nel Paese in caso finissero disoccupati, da 836 euro a 563 al mese, se non conoscono bene la lingua tedesca (B1 o C1 inglese), uno standard elevato, che implica anni di studio.
Ecco un piccolo anticipo di cosa significherebbe avere un’Europa “sovranista”: la lotta di tutti contro tutti e la disintegrazione del sogno europeo con enorme soddisfazione di chi vuole dividere l’Europa e renderla più debole per “mettere le mani” sui nostri paesi.
scritto da Andrea Gandini