In queste giornate convulse, due fatti che hanno visto protagonisti i giovani studenti, hanno rischiarato l’orizzonte e aperto una speranza per il futuro.
Venerdì scorso la grande manifestazione globale sulla difesa del pianeta, nata sulla spinta autonoma della determinazione di una ragazzina, e, giorni fa, la reazione equilibrata e ferma di uno studente immigrato e dei suoi compagni, che, pur trovandosi in ostaggio su un bus, hanno sventato il tentativo di una strage dalle dimensioni impensabili, organizzata da parte di uno squilibrato, che, inopinatamente, si trovava alla guida.
Due fatti che dimostrano che i giovani sono migliori di come noi adulti li dipingiamo, e quando sono autonomi, fuori dall’influenza dei genitori, dimostrano spesso una capacità di muoversi e di reagire e, anche in situazioni di pericolo, sanno adattarsi e trovare la giusta reazione.
Episodi come questi dimostrano che il senso di impegno per migliorare la nostra casa comune rimane vivo proprio in coloro che, in prospettiva, dovranno sopportare gli effetti negativi di scelte egoistiche e poco lungimiranti delle generazioni precedenti, e che, nel pericolo, la pronta, equilibrata e non violenta reazione, può essere più efficace di un irrazionale ricorso ad un’arma per cercare di uscire dalla trappola di una paura che in gran parte ci siamo costruiti.
Fatti che ci annunciano che la speranza rimane viva e che, per diventare più efficace, ha bisogno di essere riconosciuta, sostenuta e organizzata in scelte collettive, che è la sostanza della politica.
scritto da Luigi Viviani