Gianfranco Pacchioni, docente di chimica all’Università di Milano Bicocca, scienziato attento sia agli aspetti organizzativi della ricerca sia alle ricadute sociali delle scoperte scientifiche, è ritornato sui racconti d’invenzione di Primo Levi – segnatamente su Storie naturali (1966) e Vizio di forma (1971) – usandoli come lente per mettere a fuoco alcune delle più produttive linee di ricerca della scienza e della tecnologia contemporanee.
Ne è risultato un libro vivace, inquietante e istruttivo: da un lato un omaggio al grande scrittore torinese, che ha dato prova di una lungimiranza a volte davvero straordinaria, dall’altro un aggiornamento sul nostro presente e soprattutto sul nostro futuro prossimo che non può non destare sconcerto.
Il senso complessivo delle trasformazioni e innovazioni in atto è annunciato dal provocatorio titolo L’ultimo Sapiens, doppiato dalla céliniana specificazione Viaggio al termine della nostra specie. La premessa, affidata a Telmo Pievani, certifica che proprio di questo si tratta: stiamo procedendo a velocità inaudita verso una soglia evolutiva oltre la quale Homo sapiens sarà diventato qualcosa di diverso da ciò che è oggi.
segnalato da Alessandro Bruni