Malgrado la malattia, non ha voluto mancare. Eccolo in piedi ad accoglierci, eccolo a ricordarci il cammino da fare, ma noi alle sue parole vediamo anche il cammino svolto, il come eravamo e come siamo. Il tema della festa è di quelli che non fan dormire: “Chi è mio fratello?” Una domanda che sottende l'interrogarsi, ovvero il fulcro del pensiero critico. Giuseppe inizia così: Oggi ci si vergogna ad essere buoni, misericordiosi, accoglienti; siamo sommersi da una marea di voci che disprezza e denigra quanti mostrano attenzione verso lo straniero, il migrante, verso il povero. Oggi ci si scaglia contro l’emarginato quasi fosse la causa dei nostri mali, e lo si fa in modo vile, sapendo che il povero non potrà reagire. Così quanti finora hanno fatto volontariato, dopo avere fatto cose buone per gli emarginati, dovranno fare un passo ulteriore, vivere nella loro pelle, nella loro mente la condizione... Read more →