La realizzazione di cortometraggi da parte di adolescenti e preadolescenti come forma educativa personale della comunità è un progetto di grande interesse comunicativo. Il format proposto da LabOrathollywood per questo scopo nasce dall’idea che i ragazzi coinvolti, attraverso un percorso che li veda protagonisti nella realizzazione di un cortometraggio, riescano a riflettere e raccontare in modo nuovo quelli che sono i sogni, i desideri, le speranze che stanno più a cuore a loro.
Ecco di seguito alcuni cortometraggi realizzati, con indicato tra parentesi il tema affrontato e la fascia d’età (clicca sul titolo per vederli).
Cortometraggi realizzati all’interno del progetto “LabOrathollywood” con la collaborazione delle Parrocchie della Badia, Fornaci, Villaggio sereno e Urago Mella della città di Brescia:
- Vietato divertirsi troppo Il cortometraggio affronta, in maniera simpatica e provocatoria, il tema dell’essere comunità e dell’essere oratorio. Attraverso un gioco di contrasti, di chiaro-scuro, i ragazzi hanno voluto mostrare la tristezza legata ad un oratorio vuoto, non vissuto, non partecipato, fatto solo di muri ed edifici: un luogo che sicuramente non risponde alle aspettative e ai bisogni dei ragazzi. Tale tristezza si contrappone alla gioia straripante di un oratorio pieno, vissuto, partecipato e avvertito come casa della comunità: stando insieme, confrontandosi e condividendo, tutto risulta essere più luminoso. Il cortometraggio si conclude, ponendosi come speranza e proposta attiva, come un invito per un oratorio più vissuto e condiviso.
- Etiamsi omnes, ego non Questo cortometraggio è un lavoro pieno di aspetti simbolici ed astratti, capace di dar voce ad uno dei problemi che maggiormente incidono sulla vita adolescenziale: la difficoltà di essere accettati e integrati, trovando una giusta dimensione personale. Attraverso scene d’impatto visivo, si alternano situazioni di emarginazione in cui il protagonista, con la propria identità, non riesce a trovare un gruppo in cui inserirsi e sviluppare un senso di appartenenza, con situazione di adeguamento e trasformismo in cui il protagonista, corrompendosi e cambiando la propria identità, va ad assumere sempre più le caratteristiche del gruppo in cui è entrato, perdendo per sempre le proprie e, di conseguenza, l’identità personale.
- È morto zio (?) Il terzo cortometraggio che desideriamo proporvi è quello realizzato da un gruppo di adolescenti della parrocchia del Villaggio Sereno di Brescia. Tale gruppo si è confrontato su temi generali come l’essere comunità, l’integrazione, l’intercultura, l’amicizia, il perdere occasioni, la paura dello stare soli, per poi soffermarsi su quelli della comunione fraterna e del saper dare la giusta priorità alle cose. Questi argomenti sono poi stati declinati all’interno del cortometraggio “È morto zio (?)”, in cui si racconta l’avventura di quattro cugini che, in seguito alla morte appunto dello zio, si ritrovano dopo anni per la lettura del testamento del defunto.
- Meglio tardi che mai Il soggetto racconta di un gruppo di ragazzini, abbandonati dalle loro famiglie e residenti presso un istituto educativo, una sorta di orfanotrofio moderno, che nella loro quotidianità si dedicano ad attività poco virtuose, nonché devianti, come imbrattare i muri della città. Inoltre, i ragazzi protagonisti, non curanti dei loro impegni scolastici, amano passare le giornate giocando a calcio e le notti chiacchierando sulle loro gesta. Il lavoro svolto con i ragazzi nella fase preparatoria ha permesso l’emergere di diversi aspetti significativi della vita dei ragazzi coinvolti, creando un contesto adeguato e sicuro in cui instaurare un confronto e un dialogo concreto.
Cortometraggi realizzati all’interno del progetto “CineAscoltAzioni: azioni d’ascolto attraverso le arti cinematografiche”, con la collaborazione delle parrocchie dell’unità pastorale della Conca d’Oro in provincia di Brescia:
- Cocci di amicizia Questo cortometraggio, realizzato da un gruppo di preadolescenti, affronta il tema dell’amicizia declinato sia nella relazione tra le due protagoniste, sia tra una protagonista e la figura adulta. Nella relazione tra le due amiche, emerge la fragilità e la preziosità di un’amicizia che dev’essere costruita e curata insieme. L’amicizia viene vista altresì come una palestra per le future relazioni: il dolore e la fatica sono vissute come strumento di crescita per poter aprire gli occhi su questo dono prezioso.
- Fai la tua scelta Questo cortometraggio affronta il tema dell’affettività, che si è scelto di declinare trattando la scelta nell’amore di coppia. Spinti dal desiderio di trovare nel loro futuro la persona giusta, la “persona con cui passare il resto dei miei giorni”, i ragazzi hanno fatto emergere gli aspetti che considerano rilevanti nell’affrontare tale tema: l’importanza di prepararsi a una relazione, il confronto con gli amici, l’importanza di vivere con equilibrio la dimensione emotiva e razionale, l’apparenza, gli stereotipi, la chiarezza nelle motivazioni che ci spingono ad avere una relazione, il progetto d’amore, …
Buona visione e buona riflessione per stimolare gli educatori di comunità a usare mezzi nuovi facendo crescere dagli stessi adolescenti il desiderio di esprimere le loro emozioni di fronte alla vita.
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segnalato da Alessandro Bruni