A Pontida il 15 settembre 2019 Matteo Salvini ha stracciato in un colpo solo i pochi principi della Carta di Treviso per la protezione dei minori che fa parte delle regole deontologiche per i giornalisti e a maggior ragione anche per i politici che dovrebbero evitare di procedere ad un'ostensione oscena dei minori per fini politici.
Ecco tre principi della Carta di Treviso:
- va garantito l’anonimato del minore coinvolto in fatti di cronaca, anche non aventi rilevanza penale, ma lesivi della sua personalità, come autore, vittima o teste; tale garanzia viene meno allorché la pubblicazione sia tesa a dare positivo risalto a qualità del minore e/o al contesto familiare e sociale in cui si sta formando;
- per quanto riguarda i casi di affidamento o adozione e quelli di genitori separati o divorziati, fermo restando il diritto di cronaca e di critica circa le decisioni dell’autorità giudiziaria e l’utilità di articoli o inchieste, occorre comunque anche in questi casi tutelare l’anonimato del minore per non incidere sull’armonico sviluppo della sua personalità, evitando sensazionalismi e qualsiasi forma di speculazione;
- il bambino non va intervistato o impegnato in trasmissioni televisive e radiofoniche che possano lederne la dignità o turbare il suo equilibrio psico-fisico, né va coinvolto in forme di comunicazioni lesive dell’armonico sviluppo della sua personalità, e ciò a prescindere dall’eventuale consenso dei genitori.
Nel comizio finale dal raduno di Pontida – il capo del Carroccio ha pensato bene di chiudere con una parata di bambini. Fra cui una piccola coinvolta nell’inchiesta, attualmente in corso, sugli affidi nei comuni della Val d’Enza: “Mi pare che tra i bambini ci sia anche Greta, che è questa splendida bimba coi capelli rossi che dopo un anno è stata restituita alla mamma”.
Salvini sa che quella di Bibbiano è una storia orribile di abusi e illeciti su minori. Greta, tra loro. La stessa che sul palco di Pontida ha portato un pupazzetto al leader della Lega, ha sorriso, ha guardato sua madre, a cui è stata restituita dopo aver vissuto un’esperienza tremenda. E la domanda, che in moltissimi si stanno facendo in queste ore, tutte le persone che sui social stanno attaccando il gesto di Matteo Salvini è: «Era davvero importante esibirla?». E, ancora «non è un illecito esibire un minore protagonista di una vicenda che è ancora in piena fase processuale?».
Stupisce il silenzio delle tante associazioni impegnate sul fronte della tutela dei minori e della loro dignità. Perché? Mi sono perso qualcosa?
scritto da Riccardo Bonacina, pubblicato da Vita del 16 settembre 2019
sintesi di Alessandro Bruni
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