EVAC - End Violence Against Children (Basta violenza contro i bambini, partnership mondiale che include agenzie dell’ONU, governi, industrie, amministrazioni regionali, associazioni, ecc. impegnati per la tutela dell'infanzia) ha scritto una lettera ai governanti affinché, nelle loro decisioni, tengano conto delle vulnerabilità dell’infanzia e dell’adolescenza. Il testo si può leggere in italiano sul sito del Cismai. Denuncia il rischio di maltrattamenti non rilevabili e quello di un intensificarsi della criminalità online che coinvolge anche i minorenni.
Sul suo sito di EVAC è possibile leggere – in inglese – anche utili indicazioni su come proteggere i bambini durante l’emergenza.
Una richiesta urgente ai governi, ai gestori della rete web e a tutte le organizzazioni politiche e sociali di esprimere uno sforzo condiviso per la sicurezza dei più piccoli è stato chiesto anche dall'ENOC, il Bureau europeo dei Garanti dell’Infanzia. I diritti dei minorenni nel contesto dell’epidemia di COVID-19 è stato tradotto dall’inglese dall’ufficio della Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza. Riprende alcuni temi – l’informazione, la protezione, il sostegno alle famiglie, la riduzione delle diseguaglianze, l’accesso all’istruzione – e sottolinea aspetti peculiari tra cui la necessità di sensibilizzare contro le punizioni fisiche, che possono diffondersi in periodi di impoverimento, isolamento e fatica anche per gli adulti. Viene chiesta perciò un’assistenza sia economica sia educativa e psicologica per le famiglie vulnerabili.
Lo stesso Enoc ha firmato una Lettera aperta sulla situazione emergenziale dei minorenni migranti intrappolati nei campi al confine tra Grecia e Turchia e sulle isole greche.
Prima ancora si era espressa la Garante nazionale dell’infanzia e dell’adolescenza, Filomena Albano, con una nota indirizzata al governo italiano nella quale richiedeva una particolare attenzione ai bambini vulnerabili. Venivano messe in rilievo alcune condizioni specifiche: disabilità, povertà economica e educativa e marginalità sociale, la condizione dei bambini con genitori detenuti, o che vivono in famiglie problematiche, o fuori famiglia, o con genitori separati e divorziati in conflitti anche accesi, i minorenni detenuti e, infine, quelli colpiti dall’epidemia, direttamente o nei loro affetti familiari.
Sul tema è ritornata ieri con una nota alla Presidenza del Consiglio dei Ministri nella quale ha chiesto di inserire un esperto di infanzia e adolescenza nel comitato di esperti che sta curando l’avvio della cosiddetta “fase 2”.
Sul sito dell’Autorità Garante si può trovare anche una mini guida per la didattica a distanza e una carta etica del tutore volontario dei minori stranieri soli (https://www.garanteinfanzia.org/news/nasce-la-carta-etica-del-tutore-volontario-di-minore-straniero-non-accompagnato
Sulle diseguaglianze nella fruizione della scuola in rete si concentra in particolare il Tavolo Saltamuri, coordinato dal Movimento di Cooperazione Educativa e comprendente numerose associazioni e istituzioni. Nato principalmente per contrastare discriminazioni e razzismo, in questa fase il Tavolo lavora per una scuola inclusiva tenendo conto delle trasformazioni sociali indotte dalla pandemia. Ha elaborato il documento La scuola di tutti nell’emergenza, Saltare i muri del COVID 19 che affronta le diseguaglianze accentuate dalla didattica a distanza e offre possibili soluzioni sia per l’emergenza, sia per la ripresa dell’anno scolastico nel prossimo autunno.
Tutti i temi citati, dal supporto alle famiglie alla protezione dei bambini vulnerabili o vittime di violenza, sono presenti nella petizione online coordinata da Agevolando. L’associazione dei care leavers, “Che impatto avrà l’isolamento sui bambini invisibili?”, che può essere firmata a questo link.
scritto da Elena Buccoliero