sintesi di Alessandro Bruni. Focus senilità
Il Presidente del Consiglio ha presentato al Parlamento il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il Piano è articolato in progetti di investimento e riforme, organizzate in sei Missioni, con obiettivi quantitativi e traguardi intermedi:
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- Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura;
- Rivoluzione Verde e Transizione Ecologica;
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
- Istruzione e Ricerca;
- Politiche attive del lavoro e della formazione, all’inclusione sociale e alla coesione territoriale;
- Salute.
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Le sei Missioni puntano ad affrontare tre nodi strutturali del nostro Paese, che costituiscono obiettivi trasversali dell’intero Piano: le disparità regionali tra il Mezzogiorno e il Centro Nord, le diseguaglianze di genere e i divari generazionali. E' in arrivo una riforma della disabilità e una per la non autosufficienza.
Terzo settore
Il posto del Terzo settore è esplicitato nella Missione 5, quella riguardante “Inclusione e coesione”. I fondi destinati a questi obiettivi superano nel complesso i 22 miliardi, più ulteriori 7,3 miliardi di interventi beneficeranno delle risorse di REACT-EU.
Vi si legge che: «L’azione pubblica potrà avvalersi del contributo del Terzo settore. La pianificazione in coprogettazione di servizi sfruttando sinergie tra impresa sociale, volontariato e amministrazione, consente di operare una lettura più penetrante dei disagi e dei bisogni al fine di venire incontro alle nuove marginalità e fornire servizi più innovativi, in un reciproco scambio di competenze ed esperienze che arricchiranno sia la PA sia il Terzo settore».
La Missione 5 prevede un investimento di oltre 11 miliardi di euro su tre riforme: la legge quadro della disabilità (con finanziamento nazionale); una riforma riguardante un sistema di interventi in favore degli anziani non autosufficienti; una riforma per il superamento degli insediamenti abusivi per il contrasto al caporalato e allo sfruttamento dei lavoratori.
Infanzia
L’infanzia nel PNRR conta 28 occorrenze e un focus specifico. Si parte dalla constatazione degli appena 404mila bambini nati in Italia nel 2020 e la necessità «cruciale» di una nuova strategia di politiche per invertire il declino di natalità e fecondità. Nella Missione 4 ci sono 4,6 miliardi di euro dedicati a costruire nuovi asili nido, scuole materne e servizi di educazione e cura per la prima infanzia con l’obiettivo di creare circa 228mila nuovi posti. Quasi un miliardo va a finanziare l’estensione del tempo pieno nelle scuole primarie per permettere alle famiglie - e alle madri in particolare - di conciliare meglio la loro vita professionale e lavorativa, anche attraverso la costruzione o la ristrutturazione degli spazi delle mense per un totale di circa 1.000 edifici entro il 2026.
Per il potenziamento infrastrutture per lo sport a scuola sono stanziati 300 milioni di euro «per potenziare in particolare l’attività motoria nella scuola primaria, anche in funzione di contrasto alla dispersione scolastica». Un’altra linea di investimento – si legge - «riguarda l’ampliazione delle competenze degli studenti e degli insegnanti, inclusi quelli della scuola primaria. Vengono stanziati €1,1 miliardi per il potenziamento delle competenze quantitative, tecnologiche e linguistiche nelle scuole, al fine di dotare gli studenti già dalle scuole primarie di una preparazione che sviluppi le capacità digitali. Infine, €30 milioni sono destinati alla diffusione di conoscenze sul cambiamento climatico e le sfide ambientali, con particolare attenzione all’ambiente scolastico». L’intervento straordinario finalizzato alla riduzione dei divari territoriali nei cicli I e II della scuola secondaria di secondo grado vale 1,50 miliardi.
Disabilità e non autosufficienza
Investimento 1.1: Sostegno alle persone vulnerabili e prevenzione dell'’istituzionalizzazione degli anziani non autosufficienti 0,50 miliardi di euro. Investimento 1.2: Percorsi di autonomia per persone con disabilità 0,50 miliardi di euro. Investimento 1.3: Housing temporaneo e stazioni di posta 0,45 miliardi di euro. Riforma 1.1: Legge quadro per le disabilità. Riforma 1.2: Sistema degli interventi in favore degli anziani non autosufficienti.
«La linea di attività più corposa del progetto (oltre 300 milioni) è finalizzata a finanziare la riconversione delle RSA e delle case di riposo per gli anziani in gruppi di appartamenti autonomi, dotati delle attrezzature necessarie e dei servizi attualmente presenti nel contesto istituzionalizzato.
Giovani
«Potenziamo il “Servizio Civile Universale” per i giovani tra i 18 e i 28 anni, al quale destiniamo 650 milioni per il periodo 2021-2023. Si tratta di una forma di cittadinanza attiva che è, allo stesso tempo, uno strumento di formazione e un motore di inclusione e coesione sociale. I giovani possono orientarsi rispetto allo sviluppo della propria vita professionale e, allo stesso tempo, rendere un servizio nobile alla propria comunità e all’Italia», ha detto Draghi. «Sempre per i giovani, investiamo 600 milioni di euro per rafforzare il sistema duale e rendere i sistemi di istruzione e formazione più in linea con il mercato del lavoro», ha detto ancora Draghi.
sintesi di Alessandro Bruni dell'articolo di Redazione pubblicato in Vita.it del 26 aprile 2021 Focus senilità
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