di Andrea Gandini. Economista, analista del futuro sostenibile.
La Commissione Europea ha annunciato di aver identificato cinque trattamenti, definiti “promettenti” nella lotta contro il Covid-19. Quattro di queste terapie sono basate su anticorpi monoclonali e sono attualmente in fase di “rolling review” da parte dell'Agenzia Europea per i Medicinali (Ema). Un’altra si basa, invece, su un immunosoppressore, che vanta già l'autorizzazione all'immissione in commercio per pazienti non Covid e che potrebbe essere autorizzato anche per il trattamento dei pazienti Covid; si tratta di “baricitinib”, un medicinale che va ad agire sull'attività del sistema immunitario, prodotto dall’azienda Eli Lilly.
Terapie che hanno dimostrato “un alto potenziale” (usate anche da molti politici e ricchi con successo nei primi 2-3 giorni di infezione, ma al tempo molto costose) e che potrebbero ricevere l'autorizzazione dalle autorità competenti entro ottobre 2021, “a condizione che i dati finali ne dimostrino la sicurezza, la qualità e l'efficacia”.
Per quanto riguarda gli anticorpi monoclonali si tratta della combinazione di farmaci prodotti da Eli Lilly, da Regeneron Pharmaceuticals e Hoffman-La Roche, GlaxoSmithKline e Vir Biotechnology.
Dopo Biden che ha investito 3,2 miliardi nella ricerca in questo campo, ora giunge la buona notizia che la Commissione Europea elaborerà un portafoglio di almeno 10 potenziali terapie contro il Covid proprio entro ottobre, basandosi sul lavoro di un gruppo di esperti sulle varianti del virus. “Il processo di selezione sarà obiettivo e basato sulla scienza, con criteri di selezione concordati con gli Stati membri. Poiché sono necessari diversi tipi di prodotti per diverse popolazioni di pazienti e diversi stadi e gravità della malattia, il gruppo di esperti identificherà le categorie di prodotti e selezionerà i candidati terapeutici più promettenti per ciascuna categoria in base a criteri scientifici”, si legge nella nota ufficiale.
Obiettivo finale, sarà quello di avere almeno tre nuove terapie autorizzate entro ottobre ed eventualmente altre due entro la fine dell'anno. L'Agenzia europea per i medicinali, comunque, “avvierà ulteriori processi di rolling review su terapie promettenti entro la fine del 2021”, in base ai risultati giunti dalle varie fasi di sperimentazione.
Il commissario europeo per la Salute e la Sicurezza alimentare, Stella Kyriakides, ha dichiarato: “Oggi stiamo facendo il primo passo verso un ampio portafoglio di terapie per il trattamento del Covid-19…il virus non scomparirà e i pazienti avranno bisogno di trattamenti sicuri ed efficaci per ridurre il carico della malattia”. Obiettivo comune, ha aggiunto, è quello di “identificare più terapie all'avanguardia in fase di sviluppo e di autorizzare almeno tre nuove terapie entro la fine dell'anno”. Tra l’altro, la stessa Commissione europea, si ricorda nel comunicato, ha recentemente concluso un appalto congiunto di anticorpi monoclonali e potrebbe avviarne altri entro la fine dell'anno.
Poiché i vaccini attuali sperimentali hanno una scadenza al 20 ottobre 2021, significa che probabilmente in presenza di queste terapie efficaci anti Covid, dovrebbe diventare non più obbligatorio il vaccino, in quanto com’è noto, il vaccino è stato introdotto in quanto mancavano (a detta di alcuni esperti) le terapie efficaci. Nel momento in cui però ci sono terapie efficaci decade l’obbligatorietà dei vaccini.
Ad ottobre dovremmo quindi avere un cambiamento della situazione.
Per maggiori informazioni si veda in internet digitando le tre parole UE terapie ottobre.
scritto da Andrea Gandini