di Laura Badaracchi.
Panorama incantevole di un tramonto sul mare, nuvole scure all’orizzonte, luci di una casa che lentamente si accendono. Il suggestivo incipit di “Blackbird - L’ultimo abbraccio” (dal 26 luglio su Sky Cinema Uno e in streaming su Now) già enuncia in maniera simbolica quelli che saranno i temi cardine del film: la decisione della protagonista sessantenne Lily (interpretata da Susan Sarandon) di ricorrere al suicidio assistito prima che la Sla le tolga tutta l’autonomia, quindi il tramonto dell’esistenza, pur in una cornice all’apparenza serena di una scelta comunicata a familiari e amici, che il marito medico dovrà materialmente compiere in una sorta di eutanasia-fai da te con un farmaco letale, confinata esclusivamente nella sfera privata e di cui si omettono le possibili ricadute penali.
Così tutta la famiglia viene convocata, insieme alla più cara amica di Lily, nella grande e splendida abitazione della coppia, immersa nella natura, che diventa luogo psicanalitico e scenario quasi teatrale per un serrato confronto sulle relazioni con le due figlie della coppia, anzitutto. La maggiore, Jennifer (Kate Winslet), tenta di gestire la situazione e anche la sorella minore Anna, confusa e indecisa.
scritto da Laura Badaracchi, pubblicato in Redattore sociale del 11 agosto 2021
segnalato da Alessandro Bruni