di Redazione di Redattore sociale.
Più di 400 rappresentanti del terzo settore, esperti e docenti hanno partecipato il 5 dicembre alla manifestazione organizzata a Roma da CSVnet, Forum Nazionale Terzo Settore e Caritas Italiana per ringraziare gli oltre 6 milioni di volontari attivi nel Paese, in occasione della 36^ Giornata internazionale del volontariato. La prima edizione vissuta in presenza dopo le restrizioni della pandemia, si è aperta con le parole che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: "Il volontariato è una straordinaria energia civile che aiuta le comunità ad affrontare le sfide del tempo e le sue difficoltà. Rinsalda i legami tra le persone, è vicino a chi si trova nel bisogno, riduce i divari sociali, promuove l’accoglienza e la sostenibilità”.
C’è una forbice tra cosa è realmente il volontariato e cosa si può fare perché prenda il volo – ha dichiarato la Portavoce del Forum del Terzo settore, Vanessa Pallucchi facendo riferimento alla norma presente nel nuovo Decreto Fiscale che penalizza il Terzo settore, considerando le associazioni non più ‘escluse’ ma ‘esenti’ dal regime Iva. “Il nostro compito è anche quello di ridurre questa distanza, ricordandoci che il volontariato fa un lavoro che è un pezzo importante del modello di sviluppo che vogliamo".
Un augurio che la presidente di CSVnet Chiara Tommasini ha voluto estendere a tutte le realtà politiche, nazionali e internazionali –“se volontariato e terzo settore sono alleati importanti delle istituzioni per affrontare i cambiamenti atto, chiediamo coerenza tra predicato e il praticato”.
La presidente di CSVnet ha poi sottolineato le grandi sfide che attendono il sistema dei centri di servizio per il volontariato “La prima è quella di avviare una programmazione delle attività che sia condivisa e possa far consolidare ed evolvere un sistema che è ormai pronto a far crescere il volontariato e i volontari”.
“Durante la pandemia abbiamo sperimento quanto il volontariato sia stato fondamentale - ha sottolineato Don Andrea La Regina, responsabile macro progetti di Caritas Italiana - perché non solo risponde ai bisogni, ma aumenta le relazioni. Chi fa volontariato contribuisce al benessere generale, mette da parte le proprie esigenze per avere cura degli altri, sostiene le fragilità e difende i beni comuni. Come ha ricordato Papa Francesco nell’enciclica ‘Fratelli tutti’, la solidarietà si esprime nel servizio, nella cura per gli altri, mettendo da parte i propri desideri davanti al bisogno dei più fragili. La Caritas italiana in questi 50 anni ha contribuito a dare volto a tutti questi valori e a far percepire che la solidarietà deve essere coniugata con la sussidiarietà. Le persone e la sussidiarietà sono l’antidoto più efficace contro i guasti della globalizzazione. Il volontariato non deve essere un ammortizzatore sociale ma elevarsi a forma strutturale in grado di generare cambiamento.”
Tra le relazioni degli esperti Luca Gori giurista e ricercatore della Scuola S. Anna di Pisa, è intervenuto sul “volontariato del futuro” uno dei temi che più ha caratterizzato la manifestazione. “Il volontariato sta assumendo forme sempre più varie e difficili da catalogare, l’abbiamo sperimentato soprattutto durante la pandemia con il coinvolgimento di tanti giovani e l’avvio di attività sperimentali come il volontariato digitale. Nei prossimi mesi ci sarà una stagione nuova per il volontariato che si misurerà con tante sfide ad iniziare da quella del Pnrr, una nuova prospettiva su cui il volontariato potrà dare il proprio contributo, anche politico”.
“Con la pandemia abbiamo avuto un milione di poveri in più – sottolinea Linda Sabbadini, direttrice Istat – una povertà sempre più strutturale che ha colpito le fasce più fragili della popolazione, soprattutto i minori. Il peggioramento è avvenuto su tutti i fronti, dal crollo dell’occupazione femminile – aggravata dal carico familiare dello smart working, alla crisi dell’istruzione, amplificata dal digital divide. Il volontariato è stato cruciale per reagire alla crisi.
Il palco del teatro Sala Umberto ha visto protagonisti 9 volontarie e volontari che tutti i giorni dedicano tempo e competenze a chi gli sta accanto, alla propria comunità, in forme e modi sempre nuovi e diversi. Accompagnati dalle riflessioni di Leonardo Becchetti, Gregorio Arena e don Andrea La Regina i volontari hanno raccontato le loro storie di attivismo legate a tre ambiti specifici – sostenibilità, beni comuni e povertà; esperienze di volontariato in carcere, economia circolare, adozioni a distanza; ma anche empori solidali e recupero di beni confiscati alle mafie, turismo sostenibile e valorizzazione del territorio, contrasto agli sprechi alimentari e alla povertà, percorsi educativi, inserimento e reinserimento sociale.
scritto da Redazione di Redattore sociale pubblicato il 6 dicembre 2021
sintesi di Alessandro Bruni