di Mauro Magatti. Pubblicato in Avvenire del 23 marzo 2022.
È questa la domanda pressante che tutti ci facciamo. Con l’ingiustificata invasione dell’Ucraina, il presidente della Federazione russa ha infatti sconvolto l’equilibrio internazionale. Al punto da rendere verosimile l’inverosimile: un conflitto globale nucleare di cui nessuno è in grado di prevedere le conseguenze. A oggi, la risposta occidentale si basa su tre pilastri.
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- Il sostegno alla resistenza ucraina mediante l’invio di armi;
- L’adozione di sanzioni economiche, nella speranza di aumentare la pressione sociale sul Cremlino e mettere in difficoltà la "macchina" della guerra russa;
- L’iniziativa diplomatica internazionale, con la condanna larga (ma non ancora totale) dell’invasione ottenuta in sede di Assemblea generale Onu e l’apertura di colloqui con la Cina.
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Tutto ciò nella volontà, ribadita da tutti i leader occidentali, di non farsi trascinare nel gioco di Vladimir Putin che sta facendo di tutto per provocare la reazione della Nato e provocare un salto di livello del conflitto.
segnalato da Alessandro Bruni