di Eleonora Camilli. Pubblicato in Redattore sociale del 30 marzo 2022.
Sono oltre 76 mila i profughi ucraini arrivati in Italia dal 24 febbraio scorso (data di inizio dell’offensiva russa nel paese) a oggi. La maggior parte è composta da donne e bambini ospitati per ora presso familiari e amici. Per il flusso straordinario delle persone in fuga dalle zone di conflitto il coordinamento della gestione dell’accoglienza è stata affidata alla protezione civile, che ieri ha emesso un’ordinanza (n.881) per fissare alcuni criteri base in termini di spesa e di assistenza. Sempre nella giornata di ieri il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il dpcm sulla protezione temporanea che recepisce la decisione del Consiglio Ue del 4 marzo scorso.
I beneficiari della protezione temporanea prevista dalla direttiva 55/2001 sono gli sfollati dall’Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022. In questa categoria rientrano non solo i residenti in Ucraina, ma anche cittadini di Paesi terzi che beneficiavano di protezione internazionale e i familiari. Il permesso di soggiorno ha validità di un anno e può essere prorogato di sei mesi più sei, per un massimo di un anno. Consente l’accesso all’assistenza erogata dal servizio sanitario nazionale, al mercato del lavoro e allo studio. Il provvedimento prevede anche specifiche misure assistenziali e consente ai cittadini ucraini già presenti in Italia di chiedere il ricongiungimento con i propri familiari ancora presenti in Ucraina.
segnalato da Monica Lazzaretto