di Maria Letizia Ruello. Pubblicato in Dipende da noi del 22 marzo 2022.
Dopo due anni di pandemia, ci stiamo veramente abituando a tutto! Che sia questa la resilienza cui si accenna nel PNRR? Ripresa e profitti per alcuni, resilienza e rassegnazione alle difficoltà per i più. Dalla pandemia alla fame … ma se guardassimo assieme alcuni dati per provare a capire l’entità e l’impatto della lamentata penuria alimentare?
Manca il grano? E il mais? Mancano le materie prime agricole? Chi subirà questa mancanza? Quali paesi? Quali industrie? Quali settori? Quali sistemi di produzione agricola? Dobbiamo rispondere a queste ed altre domande se vogliamo fare un minimo di chiarezza.
Abbiamo individuato Eurostat/COMEXT come una fonte attendibile da cui trarre alcune statistiche.
La mancanza di materie prime agricole sembrerebbe lieve e di facile riaggiustamento per l’Unione Europea (UE) come tale, visto che questa è il primo esportatore mondiale di prodotti agroalimentari.
La UE copre il 36,3% delle esportazioni agroalimentari, mentre gli USA solo il 9,5%. Tra il primi dieci paesi esportatori non figurano né Russia né Ucraina.
Però la UE è anche il primo paese per importazione di prodotti agroalimentari con il 32.4% del totale, seguito dalla Cina con l’11,7%. La Russia si colloca all’ottavo posto con un modesto 1,6%.
Le importazioni di prodotti alimentari sono così suddivise. La UE realizza il 33%, gli USA il 10,3% seguiti dalla Cina con il 10, 1%. La Russia, sempre in ottava posizione, con un 1,8%.
segnalato da Alessandro Bruni