di Lidia Baratta, pubblicato in Corona Linkiesta del 14 marzo 2022.
Nell’emergenza umanitaria legata all’offensiva russa in Ucraina, stiamo assistendo a qualcosa che non avevamo mai visto. Se per richiedenti asilo, rifugiati e migranti finora uno degli scogli maggiori è stata la ricerca di un lavoro, per i profughi ucraini che stanno fuggendo dal conflitto – oltre alla messa a disposizione di case e viveri – stanno arrivando da ogni parte offerte di assunzioni.
Il piano del Viminale Il governo italiano ha stilato un piano con una «rete di protezione» che prevede anche l’accesso a scuola per i ragazzi, la mediazione linguistica e culturale, e per gli adulti la possibilità di lavorare regolarmente, ha spiegato la ministra Luciana Lamorgese. Ed è stato addirittura il ministro leghista del Turismo Massimo Garavaglia ad auspicare l’introduzione di «deroghe urgenti al decreto flussi migratori» per consentire ai profughi ucraini di lavorare nel suo settore di competenza, dove le richieste sono già arrivate.
segnalato da Alessandro Bruni