di Marco Cattaneo. L'editoriale del n.645 di Le Scienze, in edicola il 27 aprile 2022.
Era il 30 dicembre 2019, quando la Commissione municipale per la salute della città di Wuhan, popoloso capoluogo della provincia cinese dell’Hubei, inviava "comunicazioni urgenti" agli ospedali della città sui casi di polmonite atipica legati al Huanan Seafood Wholesale Market, un mercato dove, oltre ad altri generi alimentari freschi, si vendevano animali vivi. Il giorno dopo la notizia circolava in rete e, su richiesta dell’Organizzazione mondiale della Sanità, la Commissione rilasciava la sua prima dichiarazione pubblica sull’epidemia, riconoscendo di aver identificato 27 casi.
È iniziata così, la pandemia causata dalla rapida, inarrestabile diffusione del virus SARS-CoV-2, che a metà aprile ha ormai contagiato oltre 500 milioni di persone nel mondo, causando più di 6 milioni di morti; che però in realtà, secondo diverse stime basate sull’eccesso di mortalità in un vasto campione di paesi, potrebbero essere da due a quattro volte i numeri ufficiali. Quanto al nostro paese, ormai una persona su quattro ha contratto l’infezione, e i decessi sono stati più di 160.000.
E anche se oggi è scivolata in secondo piano, dopo l’invasione russa dell’Ucraina, e con varianti virali più contagiose ma meno aggressive, la pandemia è tutt’altro che finita. In media, nelle ultime settimane, si è registrato ancora un milione di casi al giorno.
E pensare che dall’inizio di questo secolo le avvisaglie del possibile emergere di pericolosi virus pandemici erano state molte, a cominciare da quello della SARS, che tra il 2002 e il 2003 ha provocato un’epidemia con appena 8000 contagi ma una letalità vicina al 10 per cento. Per continuare con l’influenza suina H1N1, tra il 2009 e il 2010. E la MERS, da Middle East Respiratory Syndrome, individuata nel 2012 e limitata a poche centinaia di casi, ma provocata da un coronavirus assai aggressivo.
Il pericolo era stato ampiamente segnalato nella letteratura scientifica, per esempio nell’articolo di Ralph Baric e colleghi pubblicato nel novembre 2015 su "Nature Medicine!, in cui erano descritti coronavirus dei pipistrelli simili a quello della SARS potenzialmente in grado di fare il salto di specie dai chirotteri all’uomo. Ma anche in un saggio divulgativo come Spillover (2012), di David Quammen.
Eppure il mondo intero si è fatto cogliere impreparato. La pandemia ha messo in ginocchio a più riprese i sistemi sanitari, ha devastato l’economia, ha messo a dura prova la coesione sociale e ha amplificato la polarizzazione dell’opinione pubblica in un contesto di comunicazione confusa e a volte contraddittoria. Così anche le conoscenze – inevitabilmente in continua evoluzione – provenienti dalla ricerca hanno finito per diventare oggetto di conflittualità da social network più che di confronto interno alla comunità scientifica.
In questo numero speciale abbiamo cercato di mettere ordine in quello che abbiamo imparato a proposito di SARS-CoV-2, ma non solo. Abbiamo provato a capire le conseguenze sanitarie, economiche, politiche e sociali di questi due anni vissuti pericolosamente e a metterle in prospettiva, per scoprire che cosa può lasciarci di positivo questa drammatica esperienza. Perché la lezione di oggi deve insegnarci a evitare di ripetere gli stessi errori in futuro.
Sommario del Numero speciale di maggio 2022
Le sfide poste da uno dei peggiori incubi che l'umanità potesse immaginare, a due anni dai primi tragici eventi che hanno caratterizzato la pandemia. Poco dopo metà maggio 2020 l'Italia iniziava a uscire dal primo, pesante lockdown nazionale decretato il 9 marzo 2020 a causa della pandemia. Ma non eravamo soli. Il mondo tutto era stato colto di sorpresa e travolto da un nuovo virus, SARS-CoV-2, che nella città di Wuhan, in Cina, aveva conquistato il pianeta rendendo reale uno degli incubi peggiori che l'umanità potesse immaginare: una nuova malattia infettiva contro cui si era indifesi, o quasi. A due anni da quei primi tragici eventi, a cui purtroppo ne sarebbero seguiti altri, abbiamo cercato di tracciare un bilancio dell'impatto del COVID sul mondo e di capire quali lezioni è possibile trarne. Le sfide poste dal virus sono state epocali. Alcune sono ancora in corso, come quella che riguarda la tenuta del nostro sistema sanitario. E probabilmente lo saranno a lungo, anche se il 1° aprile 2022 abbiamo ricominciato a vivere liberi dallo stato di emergenza dichiarato il 31 gennaio 2020 proprio per far fronte al nuovo coronavirus. Ecco perché è necessario non dimenticare.
- Le disuguaglianze sono peggiorate in modo netto di Joseph E. Stiglitz. Saranno i poveri, ovunque vivano, a subire le ripercussioni più durature della pandemia ...
- Le istituzioni sanitarie globali sono arrivate al limite di Lawrence O. Gostin. È ormai lampante che l’Organizzazione mondiale della Sanità deve essere reinventata di sana pianta ...
- L’impatto stressante sul servizio sanitario nazionale di Andrea Capocci. Oltre all’emergenza, durante la pandemia la sanità ha dovuto fare fronte a nuovi bisogni di assistenza e a vecchi problemi del sistema ...
- Guariti dall’infezione ma non dai suoi sintomi di Cristina Da Rold. Il post COVID, o long COVID, affligge molti di coloro che si sono sbarazzati del virus, e si stanno iniziando a capire i motivi per cui accade e come intervenire ...
- Il virus risparmia i bambini. O no? di Roberta Villa. Molti fattori, soprattutto all’inizio della pandemia, hanno contribuito a ridurre i danni del COVID tra i bambini, che però non sono invulnerabili ...
- La svolta delle terapie con RNA messaggero di Drew Weissman. Istruire le nostre cellule a produrre specifiche proteine potrebbe prevenire l’influenza, le malattie autoimmuni e persino il cancro ...
- Due anni di grandi progressi per la diagnostica di Roxanne Khamsi. La pandemia ha accelerato lo sviluppo di test PCR d’avanguardia, che saranno utili per molte altre malattie ...
- Gli effetti ineguali del COVID raccontati e visualizzati dai dati di Amanda Montañez e Jen Christiansen, con ricerche di Sabine Devins, Mariana Surillo e Ashley P. Taylor. Storie di perdite e di adattamenti, dalla salute a economia, politica, ambiente, ricerca scientifica ...
- I numeri della pandemia di Alessandro Vespignani. Algoritmi e modelli hanno permesso di capire molto della pandemia, spesso con largo anticipo. Ma per il futuro va aumentata la capacità di previsione ...
- Infodemia: una nuova sfida per la salute pubblica di Matteo Cinelli e Walter Quattrociocchi. La pandemia è stata caratterizzata da una diffusione senza precedenti di informazioni mediche e sanitarie. Ma non sempre è stata una buona opportunità ...
- Il doppio danno delle teorie del complotto di Stephan Lewandowsky, Peter Jacobs e Stuart Neil. Le storie sull’origine dei virus sono da sempre inclini alla disinformazione. Quella sull’«ipotesi della fuga dal laboratorio» del COVID mette in pericolo la ricerca della verità e anche vite umane ...
segnalato da Alessandro Bruni
sul tema si legga anche il recente post di Andrea Gandini pubblicato su questo Blog.