di Redazione. Pubblicato in Vita.it del 02 maggio 2022.
«Chi cura il lavoro di cura? Al di là del facile giochetto di parole, in questo caso la domanda centra il problema. Il merito di avere svelato la carenza di figure professionali sanitarie ed educative da impiegare nei servizi alla persona - l’ennesima criticità del nostro sistema di welfare - lo dobbiamo attribuire a quanto di più lontano esista rispetto al concetto di “programmazione”: l’imprevisto, il non desiderabile, l’inaspettato. In questo caso, ancora una volta, la pandemia.
Pur in assenza di dati precisi, sulla base dei tanti riscontri che la nostra rete (associativa e gestionale) sta raccogliendo da alcuni mesi, siamo convinti che il problema non solo esista, ma che la decretazione della fine dell’emergenza pandemica gli abbia conferito caratteristiche e dimensioni di vera e propria emergenza. Anche se, a nostro avviso, sarebbe sbagliato affrontarlo solo come un problema urgente.
Ma andiamo con ordine e partiamo dalle connotazioni più spinose del problema. Il sistema dei servizi rivolti a persone con disabilità è, al pari di altri, in carenza, soprattutto, di: infermieri professionali, operatori sociosanitari, ausiliari socio-assistenziali, educatori professionali (siano essi socio-pedagogici che sanitari), medici psichiatri.
segnalato da Alessandro Bruni