di Riccardo Bonacina. Giornalista, fondatore di Vita.it. Pubblicato in Vita.it del 1 giugno 2022.
Ci siamo ormai assuefatti all’orrore quotidiano che si consuma sul corpo e nell’anima dell’Ucraina, arrivati ormai al 100° giorno di guerra, dobbiamo dircelo, abbiamo voltato la testa da un’altra parte, stufi, impotenti, confusi. Ormai anche per noi, la crudelissima e oscena invasione russa dell’Ucraina è diventata un’Operazione speciale di cui seguiamo avanzamenti e arretramenti sulle cartine nel web e che affoghiamo nelle altrettanto oscene chiacchiere dei talk show nostrani che scandalizzano mezza Europa.
Bucha, Irpin, Borodianka e le loro fosse comuni sono già archiviate, i missili sulle abitazioni civili anche, il martirio di Mariupol e le devastazioni ovunque, pure. Chi se ne frega poi, se sul terreno e sulla testa degli ucraini, vecchi, donne e bambini, vengono usate bombe a grappolo persino per colpire asili e ospedali o bombe termobariche (nella foto), anche chiamate bombe a vuoto perché risucchiano l'ossigeno dall'aria circostante per generare un'esplosione molto potente, con un'onda d'urto che all'istante dilania gli organi interni di tutti i presenti e produce effetti altamente distruttivi.
segnalato da Alessandro Bruni