di Laura Tonon. Intervista a Luisa Saiani. Scienze infermieristiche generali e cliniche, Università di Verona. Pubblicato in Forward di luglio 2022.
La professione infermieristica viene richiesta in tutti i contesti della sanità. Come e dove si formano le competenze che si rendono necessarie?
I corsi di laurea abilitanti alla professione sanitaria di infermiere formano professionisti in grado di eseguire alcune competenze generali e ritenute “core” alla comunità infermieristica e dai formatori. La formazione non si esaurisce con il percorso di laurea, ma evolve nella pratica professionale con l’acquisizione di competenze “contestuali”. Per esempio, tutti gli infermieri imparano a fare un prelievo ematico; tuttavia chi andrà a lavorare in un reparto di patologia neonatale dovrà necessariamente acquisire una serie di altre abilità fino ad arrivare a “saper fare” un prelievo a un neonato immaturo. Quando l’infermiere neolaureato inizia a lavorare inizia di fatto un percorso di crescita che lo porta ad acquisire competenze specifiche per quel contesto, che non sono definite solo dal continuare a eseguire una data procedura o tecnica ma anche dall’integrazione di saperi nuovi e di evidenze in continua trasformazione. Pertanto, le competenze professionali si moltiplicano e si accrescono con la pratica da un lato e dall’altro con l’integrazione di saperi. E in questo processo l’aggiornamento è importante.
segnalato da Alessandro Bruni