di Redazione Forward. Intervista a Corrado Ruozi. Psicologo del lavoro - Esperto di sviluppo delle risorse umane nelle aziende sanitarie. Pubblicato in Forward di luglio 2022.
Quali competenze i giovani professionisti sanitari sentono solitamente di dover acquisire al termine del proprio percorso formativo? È prassi, per le aziende sanitarie, rilevare questi bisogni per calibrare meglio i piani formativi?
Credo che l’analisi dei fabbisogni formativi della comunità professionale di un’azienda sanitaria non debba fare riferimento esclusivo alle aspettative di sviluppo delle competenze dei giovani professionisti. L’aspetto critico è che la formazione universitaria è ancora disconnessa dai bisogni di competenze necessari per sostenere un progetto di salute pubblica.
Alcuni esempi: la formazione universitaria del medico è prevalentemente orientata alla cura dell’acuzie mentre la prevalenza dei pazienti è portatrice di malattie croniche. Gestire un paziente cronico richiede di operare utilizzando paradigmi molto differenti che avrebbero bisogno di trovare uno spazio formativo consistente nella programmazione dei corsi di laurea. In buona sostanza c’è uno sbilanciamento forte a favore di una formazione centrata sull’ospedale (inteso in modo esclusivo come luogo di cura dell’acuzie) a scapito dei bisogni di competenze necessari per operare nell’ambito della cura delle malattie croniche, degli anziani, della medicina territoriale.
segnalato da Alessandro Bruni