di Giovanni Caprio. Pubblicato in Pressenza del 11 ottobre 2022.
Sono oltre 23mila i bambini e i ragazzi costretti a vivere lontano dai propri genitori (e 6 su 10 sono italiani). Minori sradicati dalle proprie famiglie, confusi e privati degli affetti più cari. Una lontananza che a volte dipende strettamente da cause materiali, dalla povertà o da impedimenti concreti e altre volte, invece, dalla rottura dei legami familiari, dall’assenza di qualsiasi progetto educativo, se non addirittura da abusi, violenze e maltrattamenti.
Sono i dati 2018-2020 raccolti dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza in collaborazione con le Procure minorili e presentati nel volume “La tutela dei minorenni in comunità”, giunto alla sua quarta edizione. Più precisamente sono 23.122 i bambini e i ragazzi ospiti delle 3.605 comunità per minorenni attive in Italia. La precedente ricerca aveva rilevato che a fine 2017 i minorenni in comunità erano 32.185, accolti in 4.027 strutture.
Nel 2020, dunque, si rileva un calo di circa 9.000 ospiti, riconducibile per lo più alla diminuzione dei minori stranieri non accompagnati (Msna) presenti nel nostro Paese. Questi ultimi sono passati – stando ai dati del Ministero del lavoro e delle politiche sociali – dai 18.303 del 31 dicembre 2017 ai 7.080 del 31 dicembre 2020. Il numero medio di ospiti per struttura a fine 2020 è 6,4, identico al dato del 2018.
segnalato da Alessandro Bruni