di Chiara Ludovisi. Giornalista. Pubblicato in Linkiesta del 28 ottobre 2022.
“Vogliamo un tavolo e lo vogliamo domattina! La disparità territoriale nell'accesso alle cure per chi è in coma e soprattutto per chi ne emerge è inaccettabile, a un anno dall'approvazione all'unanimità della mozione!”.
Lo chiede con veemenza Matilde Leonardi, direttore di Neurologia nell'Unità di Salute Pubblica, Disabilità e Centro di Ricerca sul Coma dell'Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano. La veemenza di chi sente l'urgenza di una questione che ha a cuore e che riguarda, in Italia, migliaia di persone e le loro famiglie.
“Come direttore del Centro per il coma – rilancia – voglio l'attuazione della mozione parlamentare portata avanti dall'onorevole Fabiola Bologna, a nome delle società scientifiche e delle associazioni dei familiari, coordinata dal Besta e approvata all'unanimità il 26 ottobre del 2021: il ministero della Salute ha dato parere favorevole eppure, a un anno esatto di distanza, ciò che chiedevamo con precisione e chiarezza non è ancora stato preso in carico. E' una mozione nata in un momento difficile, nell'ambito di un periodo di pandemia che per chi era ricoverato in una struttura era particolarmente drammatico e complicato: è in quel momento che abbiamo chiesto, innanzitutto, l'attivazione di fondi e un coordinamento che ponga fine a quella discrepanze regionali che si traducono in un'inaccettabile disparità nell'accesso alle cure.
sintesi di Alessandro Bruni