a cura di Rebecca De Fiore. Intervista a Cosimo Nume e Angelica Salvadori Pubblicata in Forward di ottobre 2022.
Quali sono le persone più frequentemente “invisibili” al Servizio sanitario nazionale?
Angelica Salvadori. Per accedere al Servizio sanitario nazionale bisogna avere un codice fiscale e già questo dal punto di vista normativo fa la differenza. Le persone che non hanno un codice fiscale, perché provengono da Paesi extraeuropei e sono irregolarmente presenti sul territorio, possono avere il codice stp (straniero temporaneamente presente). In alcuni casi può succedere che i cittadini stranieri, ad esempio quelli che appartengono alla comunità Rom, possano accedere alle cure per alcuni periodi ma poi debbano rinnovare il permesso di soggiorno e questo è un fattore di ulteriore difficoltà.
Cosimo Nume. Come numero sicuramente gli adolescenti, perché appartengono a quella fascia d’età che sfugge ai controlli del pediatra. Da parte dei genitori spesso c’è un investimento emotivo sui bambini nei primi anni di vita, sugli adolescenti è molto minore a meno che non ci sia una medicina d’iniziativa da parte dei pediatri di libera scelta. Purtroppo non c’è abitudine da parte dei genitori dei ragazzi tra i 16 e i 17 anni di presentarli al medico di medicina generale. Per questo, può capitare che questi ragazzi – in un periodo particolarmente delicato del loro sviluppo fisico e psicologico – arrivino piuttosto tardi alla visita del medico di medicina generale. In questo caso bisogna avere delle astuzie: se ad esempio arrivano la prima volta per richiedere il certificato di idoneità sportiva, è utile approfondire la visita anche su aspetti che potrebbero essere stati sottovalutati o trascurati negli anni precedenti.
sintesi di Alessandro Bruni
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