Come spesso accade, lo stato di emergenza diventa un’opportunità per rivedere, migliorare e rendere più efficace ed efficiente il sistema sanitario. Questo post di servizio mette a disposizione aggiornamenti informativi e conoscitivi perché venga riconosciuto ai cittadini un ruolo attivo nel il sistema sanitario. Sintesi di Alessandro Bruni
n.1 Ottobre-Novembre 2022
Il potere patogeno
di Marco Geddes da Filicaia. Pubblicato in Salute internazionale del 7 novembre 2022.
Il Governo guidato da Giorgia Meloni si trova, per molti aspetti, in una situazione favorevole per assumere provvedimenti adeguati anche su un tema che alcuni definiscono, un po’ militarmente, la “Lotta al Covid”. La situazione favorevole nella quale si trova il nuovo governo consiste in: una maggioranza parlamentare ampia; una prospettiva di governo di legislatura (cosa che non ha caratterizzato certo gli ultimi governi); un ministro della Salute, Orazio Schillaci, medico con un profilo accademico autorevole; un quadro delle conoscenze epidemiologiche, infettivologiche e farmacologiche del tutto diverso da quello disponibile nei primo due anni di pandemia; una serie di indirizzi e valutazioni autorevoli a livello internazionale sul virus, le modalità di trasmissione e una revisione critica sulle diverse strategie adottate in vari paesi e a livello dell’OMS. (continua a leggere)
La salute delle donne
di Giulia Ciardi. Pubblicato in Salute internazionale del 3 novembre 2022.
Le diseguaglianze in salute hanno molte sfaccettature: una di queste riguarda la differenza di genere. È infatti noto che la mortalità materna delle donne statunitensi è la più alta tra i paesi ad alto reddito e questa è senza dubbio una spia allarmante rispetto alla condizione della salute e dell’assistenza sanitaria delle donne in USA. La prima valutazione è stata fatta sul livello di gradimento delle prestazioni sanitarie del proprio Paese ed è emerso che solo un quarto delle donne americane in età fertile ha dato un giudizio estremamente positivo, mentre negli altri Paesi questa percentuale rappresenta la maggioranza. Questo si riconduce facilmente alla difficoltà di accesso alle cure della popolazione: la maggior parte delle donne in età fertile degli 11 Paesi ha dichiarato di avere un proprio medico di base, ma anche in questo caso gli Stati Uniti hanno la percentuale quasi più bassa (88%) seguiti solo dalla Svezia (87%) contro il 99% e il 100% rispettivamente di Paesi Bassi e Norvegia. (continua a leggere)
La forma della Casa della Comunità
di Nicoletta Setola. Pubblicato in Salute internazionale del 31 ottobre 2022.
Il mondo dell’architettura si trova di fronte a un’ importante sfida che è quella di progettare un nuovo tipo di edificio per la collettività. Non solo i vari sistemi sanitari regionali si trovano ad affrontare una innovazione nella riforma della propria rete socio-sanitaria territoriale; ma anche il mondo dell’architettura si trova di fronte a una importante opportunità che è quella del progetto di un nuovo tipo di edificio per la collettività, che ha carattere ibrido. Ibrido perché ospita servizi sanitari, e in questo potrebbe assomigliare ad un polo distrettuale; ospita funzioni per la comunità e dove la comunità si sente attiva, e in questo rientra in parte negli edifici pubblici; ospita funzioni per la promozione della salute, e in questo ha in sé qualcosa degli edifici educativi. Ma allo stesso tempo la Casa della Comunità non può essere considerata la sommatoria dei tre aspetti sociosanitario-pubblico-educativo, ha una propria identità che forse va trovata nella integrazione tra i tre. Proprio questa integrazione, se opportunamente studiata, può portare ad una innovazione in termini di tipo edilizio e di tipologia, e, di conseguenza, esplicitare una nuova identità di edificio per la salute. (continua a leggere)
Crisi climatica e malattie renali
di Primo Buscemi, Lorenzo Stacchini e Giorgia Alderotti. Pubblicato in Salute internazionale del 5 ottobre 2022.
Una malattia sconosciuta colpisce gli agricoltori delle regioni calde del mondo. Tassi di incidenza più elevati di malattie renali si riscontrano tra i lavoratori esposti a stress da calore ripetuto, disidratazione cronica e sforzo eccessivo. Verso la fine degli anni ’90, alcuni medici dell’America Centrale notarono che un gran numero di giovani agricoltori che lavoravano presso le piantagioni di canna da zucchero era affetto da una malattia renale sconosciuta con conseguenze letali. Il dottor Ramón García Trabanino fu il primo a descrivere questa nuova malattia, conducendo uno studio nella città di San Salvador (Repubblica di El Salvador) nel 2002. Prendendo in considerazione tutti i casi di insufficienza renale allo stadio terminale che erano stati osservati nel più grande ospedale della città, si accorse che era possibile distinguere chiaramente due gruppi di pazienti. Il primo gruppo di pazienti con insufficienza renale presentava i classici fattori di rischio della malattia come l’ipertensione e il diabete. Il secondo gruppo non presentava questi fattori di rischio, ma presentava caratteristiche peculiari: i pazienti erano prevalentemente maschi, avevano un’età media più giovane, i tre quarti di loro avevano lavorato come agricoltori e quasi tutti provenivano da aree rurali. (continua a leggere)
Notizie brevi
- Un colpo di spugna sul numero programmato nella facoltà di medicina o l’aumento indiscriminato delle borse di specializzazione non risolveranno il problema della mancanza di medici in alcune specialità. È l’intero percorso di formazione per la professione medica che va rivisto, a partire dalla scuola secondaria.
- La efficace realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza è fondamentale per la sanità. Perché la crescita dell’economia permetterebbe di avere più risorse da dedicare al sistema. E perché le riforme previste nel Pnrr possono aiutare a superare le problematiche di oggi, a partire dal ricorso inappropriato ai pronto soccorso.
- I paesi del Nord del mondo hanno sempre più bisogno di personale sanitario immigrato. Chiudere le frontiere nella speranza che cresca il numero di infermieri e medici nazionali è poco realistico, meglio ricercare rapporti più equilibrati attraverso la cooperazione.
- Demenza, l’85% rischia di non ricevere le cure adeguate post diagnosi Il nuovo Rapporto mondiale dell'Alzheimer’s Disease International - Adi diffuso nel nostro Paese dalla Federazione Alzheimer Italia. «La vita di una persona con demenza non finisce con la diagnosi, anzi, è da quel momento che va avviato un fondamentale percorso di cura e inclusione», ricorda la presidente Gabriella Porro. «La cura della demenza post-diagnosi deve essere riconosciuta come un diritto umano» afferma Paola Barbarino, ceo di Adi ...
- Covid-19, da vaccini ad antivirali il punto sugli strumenti terapeutici a disposizione. Vaccini, quarta dose, prevenzione con anticorpi monoclonali e trattamento precoce con farmaci antivirali. Quali gli strumenti disponibili nella lotta al Covid-19? In prossimità del Congresso nazionale, la Società italiana di farmacologia fa il punto su uno dei temi che saranno più discussi …
- Covid-19, la competizione tra varianti può causare nuove ondate. Uno studio fa il punto Le varianti Cerberus e Centaurus possono entrare in competizione e causare nuove ondate nei prossimi mesi. È quanto emerge da una ricerca dell'università dell'Insubria sull'evoluzione di Sars-CoV-2, pubblicata sull'European Journal of Internal Medicine ...
- Cop27, Oms Europa: il caldo è causa di almeno 150mila morti nel 2022. L'appello dei medici «Il cambiamento climatico ci sta già uccidendo», avverte il direttore regionale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Hans Kluge, che ai partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite sul climate change (Cop27) in corso a Sharm-Sharm el-Sheikh in Egitto chiede «misure forti per prevenire ulteriori decessi» [continua...]
- Covid-19, Schillaci: il quadro epidemiologico è mutato. La salute pubblica non è un problema ideologico Perché si è deciso di "anticipare all'1 novembre la scadenza dell'obbligo per gli esercenti la professione sanitaria rispetto alla vaccinazione" Covid? "Innanzitutto, il quadro epidemiologico del Covid-19 oggi è mutato. Così il ministro della Salute Orazio Schillaci ha spiegato le scelte del Governo [continua...]
- Covid-19, solo un migliaio di medici non vaccinati negli ospedali. I numeri Fnomceo Il presidente Fnomceo, Filippo Anelli, fornendo i dati aggiornati sugli iscritti che, scaduto l'obbligo vaccinale, potranno tornare al lavoro. Stando alle valutazioni circa mille torneranno negli ospedali. Il numero di chi non si è immunizzato, insomma, è irrilevante, secondo Anelli [continua...]
- Covid-19, reintegro medici "no vax" in ospedale e fine obbligo vaccinale. Le perplessità della categoria All'indomani del via libera del Consiglio dei ministri al provvedimento che ha anticipato la fine dell'obbligo vaccinale anti-Covid per le professioni sanitarie dal 31 dicembre al 1 novembre, con il relativo rientro dei sanitari non vaccinati, i rappresentanti del settore sanitario mettono in guardia dai rischi [continua...]
- Più posti letto in reparti per anziani. Le richieste di cardiologi e geriatri al neoministro "L'invecchiamento record della popolazione italiana e l'esperienza del Covid devono spingere il decisore politico a una rimodulazione delle risorse del numero di posti letto di Geriatria per acuti negli ospedali italiani". È il parere degli specialisti al XV congresso di Cardiogeriatria appena concluso a Roma [continua...]
- Farmacoresistenza tumorale, scoperto uno dei meccanismi chiave nel tumore al seno Uno studio dell'Istituto Europeo di Oncologia ha messo a fuoco una delle principali cause della perdita di efficacia nel tempo di molecole inizialmente attive contro il tumore nelle pazienti con cancro del seno ER -Positivo (con recettori che rispondono agli estrogeni) [continua...]
- Lo stress da COVID-19 è correlato alle variazioni del ciclo mestruale Secondo una nuova ricerca, pubblicata su Obstetrics & Gynecology, le donne con stress elevato correlato alla pandemia di COVID-19 hanno il doppio delle probabilità di subire cambiamenti nel loro ciclo mestruale rispetto a quelle con un basso stress correlato alla pandemia [continua...]