di Luiz Valério P. Trindade. Sociologo, scrittore.
Diversi studi rivelano che la tratta di esseri umani è attualmente tra le attività illecite più redditizie del mondo, probabilmente dietro solo alla vendita di armi e al traffico di stupefacenti.
La vendita di armi distrugge vite, distrugge famiglie, distrugge diverse comunità e spoglia della speranza delle persone (a volte con la comoda scusa di garantire protezione agli individui). Il traffico di stupefacenti non è poi così diverso per quanto riguarda gli esiti danneggianti. Da una parte possono portare a sparatorie senza senso, mentre dall’altra potrebbero deteriorare lentamente la vita delle persone, minando anche i legami familiari e il progresso della comunità.
Purtroppo, è possibile osservare che molti governi e diverse grandi aziende sono più inclini, ad esempio, a investire grosse somme di denaro in armi e costruire arsenali letali che non a finanziare la ricerca per combattere malattie, a sostenere l’istruzione primaria e secondaria, o ridurre la povertà, la malnutrizione e la carestia nel mondo. Ancora una volta, la logica è che sembra molto più facile, e forse più redditizio, diffondere distruzione che costruire società più giuste.
Per quanto riguarda la tratta di esseri umani, la trovo particolarmente devastante. Secondo un rapporto dell’UNICEF del 2013, 5,5 milioni di bambini sono stati vittime della tratta in tutto il mondo, mentre la Freedom United stima che 40,3 milioni di persone siano attualmente in situazioni di schiavitù.
Gli effetti di questo fenomeno e i numeri sopra presentati fanno tanto impressione quanto quelli della vendita di armi e delle traffico di stupefacenti. In realtà, la tratta di essere umani è straordinariamente sconvolgente in primo luogo perché si basa sulla stessa pratica coloniale di vendere forzatamente esseri umani come se fossero semplici merci da usare e dopo buttare via.
In secondo luogo, questa attività perniciosa gioca con i sogni genuini delle persone, la legittima innocenza dei bambini e le speranze o aspettative degli individui di un futuro migliore. Questi elementi alimentano l’avidità degli sfruttatori e scatenano il loro abile discorso ingannevole che, alla fine, condurrà le “prede” verso il loro infinito Calvario (ad esempio, prostituzione, lavoro forzato non pagato o sottopagato, pornografia, pedofilia, turismo sessuale, matrimoni forzati e ogni sorta di abusi).
All’interno di ciò, un gran numero di bambini a volte viene venduto dai propri familiari per una manciata di banconote. Di fatto, potrebbero farlo o per completa e onesta ingenuità facilmente ingannati da abili sfruttatori o come misura illusoria e disperata per sfuggire alla povertà estrema o alla fame.
Le ragazze, nella freschezza della loro giovinezza, e con così tante incredibili possibilità davanti a sé, vengono ingannate da false promesse di carriere di successo, fama, pagamenti generosi, viaggi internazionali e così via. Lo stesso succede con le donne adulte, anche se ci si aspetterebbe che fossero più preparate a schivare tali trappole, purtroppo, anche loro sono catturate nella stessa rete malefica. Di conseguenza, questi tre gruppi sociali (bambini, ragazze e donne) comprendono gli individui più vulnerabili presi di mira dai trafficanti di tutto il mondo.
A proposito, non fatevi ingannare dal pensare che i gruppi vulnerabili siano limitati ai cittadini dei paesi in via di sviluppo. È certo che l’intersezionalità di dimensioni come il genere, l’età, la classe, il livello d’istruzione e il luogo di nascita, costituiscono uno scenario attraente e conveniente per gli sfruttatori per recitare il loro discorso ingannevole e agganciare le loro “prede”. Tuttavia, questi gruppi sociali vulnerabili si trovano anche nei paesi ricchi.
Infatti, gli sfruttatori sono solo uno dei nodi di questa rete malefica. Gli altri sono, ad esempio, persone adulte sia maschi che femmine che gestiscono bordelli, uomini d’affari corrotti che traggono profitto dal lavoro delle persone in situazioni di schiavitù, trafficanti di alto profilo che finanziano questa attività e ne guadagno enormi profitti, e le persone che richiedono questo tipi di “servizio”, per nominare solo alcuni nodi.
Posto tutto insieme, questo traffico ruba l’innocenza delle donne (indipendentemente dalla loro età), compromette le loro prospettive di vita futura rendendole schiave e ignorando completamente la loro dignità. Coloro che hanno la fortuna di scappare o di essere salvati da questo Calvario grazie alla polizia o ad alcune organizzazioni non-governative potrebbero eventualmente portare ferite profonde nella loro anima (quando non anche sulla loro pelle) per tutta la vita, che possono essere difficili e dolorose da sanare. E quelli che non sono così fortunati? Questa è una altra domanda assai importante che la società deve avere sempre in mente e riflettere in profondità sul questo problema.
Si potrebbe suggerire che invece di favorire e naturalizzare la distruzione, le uccisioni di massa e diversi tipi di dipendenze, dobbiamo adottare misure efficaci per affrontare la schiavitù moderna e la tratta di esseri umani. Un investimento sostanziale, serio e impegnato nell’istruzione pubblica di qualità è una misura importante per preparare cittadini adulti migliori, rispettosi e responsabili che capiranno che impegnarsi in attività così degradanti e spregevoli, e invogliare gli altri a seguire questo percorso distruttivo non è normale, accettabile o giustificabile sotto ogni punto di vista.
In aggiunta, l’istruzione formale contribuisce anche a fornire agli individui strumenti migliori per avere successo nella vita e raggiungere la mobilità sociale, ridurre la povertà e, quindi, avere i mezzi per, ad esempio, scongiurare la vendita di bambini, ragazze o anche le donne. Non è accettabile che nel 21° secolo dobbiamo ancora assistere a pratiche sociali di tipo coloniale e fare finta che non stiano accadendo o, peggio ancora, che siano in qualche modo naturali.
In sintesi, sono consapevole che per molte persone che potrebbero avere l’opportunità di leggere questa riflessione, alla fine potrebbe suonare piuttosto poetico e irrealistico, o che è una battaglia che non può essere vinta perché è così che stanno le cose. Tuttavia, sono fiducioso che molti altri capiranno appieno di cosa sto parlando e la gravità del problema.
Noi, come società civile ed esseri umani, abbiamo il dovere morale e la responsabilità di proteggere le persone vulnerabili (soprattutto i bambini), piuttosto che assistere passivamente al loro spietato sfruttamento da parte degli altri come se fossero merce da usare e dopo da buttare via, priva di valore, priva di umanità.
Come dice la famosa citazione, “l’unica cosa necessaria per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano nulla”. Perciò, se anche voi (i lettori) siete scontenti di questo scenario sgradevole e degradante, vi invito gentilmente a unirvi a fianco di coloro che desiderano spazzare via questa piaga della tratta di esseri umani dalle nostre società. Certamente, questo non è il tipo di eredità che dobbiamo lasciare alle generazioni future, che non meritano di essere testimoni di una pratica disumana simile a quella del tempo coloniale come se fosse qualcosa normale.
immagine donna by “Kat Smith"
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