di Tomaso Montanari. Presentazione dell'autore alla riedizione del libro Cassandra è ancora muta, Edizioni Gruppo Abele, 2022.
In questi cinque anni, mi è capitato spesso che, alla fine di presentazioni di miei libri usciti successivamente, mi venissero incontro lettrici e lettori con in mano una copia di Cassandra muta. Il punto, mi dicevano quasi con le stesse parole, è sempre questo: chi parla contro il sistema non è tollerato. Il pensiero critico è il nemico. Basterebbero a dimostrarlo l’oscena persecuzione americana contro Julian Assange o la compiacenza occidentale verso il regime arabo che ha fatto letteralmente a pezzi un giornalista dissenziente.
Il pensiero critico è il nemico
Proprio così: il pensiero critico è il nemico. È difficile negare che sia vero. E gli eventi, globali e italiani, di questi ultimi anni, non hanno fatto che confermarlo. La pandemia ha generato una diffusa insopportazione per chiunque provasse a suggerire che l’emergenza poteva essere governata diversamente. E ora, con la guerra in Ucraina, si è manifestato un Occidente pronto a sfidare il resto del mondo su basi “etiche”: o con noi, o contro di noi. È l’annuncio di una stagione infernale, e le liste di proscrizione degli intellettuali e giornalisti sospetti di intelligenza col nemico sembrano solo l’inizio di una nuova, grande ondata di intolleranza verso ogni dissenso. In Italia, poi, l’avvento di un governo oligarchico- paternalista calato dall’alto (sul quale ho scritto Eclissi di Costituzione. Il governo Draghi e la democrazia, Chiarelettere, 2022) e l’avvicinarsi al potere di una destra ancora fascista fanno di chi pensa “diversamente”, e non si rassegna al silenzio, un nemico naturale.
Se Cassandra è muta, la democrazia soffre
In questi anni, ho pagato un prezzo per l’espressione del mio dissenso. Per aver contestato la canonizzazione civile di Franco Zeffirelli o l’istituzione del Giorno del Ricordo, per aver espresso il mio dissenso verso l’operazione Draghi guidata dal presidente Mattarella o anche solo perché un mio testo è uscito tra quelli da commentare alla maturità, mi sono trovato al centro di campagne violente guidate dai capi stessi di alcuni dei principali partiti italiani. E ho perso il conto delle querele, penali e civili, con le quali si è provato a farmi tacere.
Il risultato è che sono sempre più convinto della necessità di non tacere: se Cassandra resta muta, per la democrazia non c’è speranza.
Da qui la decisione di ripubblicare questo libro così com’era, pur sapendo che alcuni passaggi potranno apparire legati al contesto in cui esso fu scritto. Ho dunque aggiunto una postfazione, per mostrare come anche negli eventi degli ultimi anni, e in quelli ancora in corso, il pensiero dissenziente sia ancora e sempre il nemico principale del potere. Il messaggio di fondo del libro resta terribilmente attuale: oggi abbiamo ancora più bisogno di un’altra politica. Mostrare ostinatamente che il re è nudo, e che un’alternativa è dunque necessaria, è la premessa indispensabile perché quella politica nuova, prima o poi, si manifesti.
segnalato da Alessandro Bruni