di Redazione di Openpolis. Pubblicato il 13 dicembre 2022.
Nei prossimi anni, la sfida principale per il nostro paese sarà investire adeguatamente le risorse del Pnrr. Ciò è vero anche e soprattutto sul fronte del contrasto alla povertà educativa minorile.
Da un lato, perché il piano nazionale di ripresa e resilienza non è che la declinazione italiana del Next Generation Eu, uno strumento che ha come missione costitutiva proprio il miglioramento delle prospettive delle prossime generazioni. Dall’altro, perché il suo arco temporale di attuazione coincide in buona parte con i nuovi, e sempre più ambiziosi, obiettivi europei sull’istruzione.
Nel nuovo rapporto dell'osservatorio povertà educativa, abbiamo analizzato 3 degli investimenti cruciali per questa sfida: quelli su asili nido, nuove scuole e contrasto ai divari educativi. Per ciascuna misura sono stati approfonditi situazione e fabbisogni attuali, mappando anche gli interventi previsti dal Pnrr in base alle prime graduatorie pubblicate. Si tratta dei primi dati, necessariamente parziali, provvisori e spesso destinati a rimodulazioni. Proprio per questo il report è il primo passo di un monitoraggio che dovrà proseguire nei prossimi mesi per una valutazione compiuta. Tuttavia già oggi le informazioni disponibili offrono uno spaccato del possibile impatto del Pnrr, territorio per territorio. Lo abbiamo approfondito in un report completo e con focus e mappe dedicate alle 20 regioni italiane.
sintesi di Alessandro Bruni
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