di Enzo Bianchi. Monaco e saggista fondatore della Comunità di Bose. Pubblicato nel blog dell'autore, in Alzogliocchialcielo il 2 dicembre 2022 e in La Repubblica Bologna. Tratto da Incontro tra Enzo Bianchi e Vito Mancuso per la presentazione del libro "Cosa c'è di là. Inno alla vita" (Il Mulino). Focus senilità Focus fine vita
Bianchi, dopo "La vita e i giorni", che lei aveva definito come una sorta di De senectute, torna sulla fine. Come mai?
"Sono alla soglia degli ottanta, ho dovuto pensare al limite che mi attende. Ma sono anche stato sollecitato dall'esperienza della pandemia, dove la cosa più terribile non è stata la morte in sé, ma la morte in solitudine. Ho visto amici strappati ai cari, alla famiglia, morire in quella forma anonima, attaccati alle macchine, in tanti se ne sono andati così. Di conseguenza, mi è tornata in mente quella morte in mezzo agli altri, in un'altra cultura. Se nell'ultima parte della vita si va da soli, diventa disperante, bisognerebbe andarci accompagnati, in una dimensione comunitaria non solo di quelli che ci amano ma pure di quelli con cui abbiamo vissuto, cioè la società".
segnalato da Alessandro Bruni, tratto da Alzogliocchiversoilcielo del 2 dicembre 2022 a cui si rimanda per leggere l'articolo completo.