di Redazione di Doctor33 del 23 febbraio 2023.
La medicina sta diventando un affare selettivo in cui il medico appena laureato scarta le specialità impegnative - quelle viste in prima linea contro il coronavirus - e prende quelle dove può esercitare anche da privato e far fruttare economicamente le conoscenze acquisite. Il trend può pregiudicare il futuro del servizio sanitario con buona pace dei governi che hanno aumentato il numero di borse di studio per futuri specialisti della sanità. È la riflessione dei vertici di Anaaao Assomed a commento della ricerca sulle scelte dei futuri medici specialisti, che fa luce sui posti nelle scuole di specializzazione non assegnati o abbandonati nel 2021 e nel 2022.
I dati dell'Associazione Liberi specializzandi (ALS) dicono in primo luogo quali sono le specialità con appeal e quali quelle tralasciate dal neolaureato. Tra le prime, Dermatologia non ha o quasi contratti scartati o abbandonati, Chirurgia plastica ed Oftalmologia non arrivano al 2%. Per contro, sempre nell'arco dei 2 anni, ad Emergenza Urgenza sono rimasti scoperti 1144 posti su 1884 (61%), a Microbiologia 191 su 244, a Patologia clinica 389 su 554 Radioterapia ha avuto un 67% di borse non assegnate, Farmacologia un 63%, Cure palliative un 61%, Medicina di comunità un 57%; vuoti anche in Chirurgia dal 42% della Toracica al 25% della Cardiochirurgia. La ricerca di ALS valuta nei 2 anni sia i posti che sono rimasti vuoti nelle Scuole perché nessuno li ha voluti, sia quelli che sono rimasti abbandonati da un medico che dopo essere entrato ha riprovato il test l'anno dopo ed è entrato in una nuova scuola. In tutto, 5724 posti su 30.452 contratti banditi, il 18,1%.
Attenzione, se si esamina il dato delle regioni si scopre molta eterogeneità nel rifiutare dall'inizio i contratti. Laddove gli abbandoni oscillano tra il 5 e il 7%: sono costanti, e salgono all'8% solo in Sicilia, regione dove però solo un 3% delle borse va inizialmente deserto. Ben altri numeri nelle restanti regioni: nei contratti non assegnati la proporzione più ricorrente è di uno su cinque, ma la forchetta va dal 7% al 22%: in Friuli-Venezia Giulia non è assegnato quasi un contratto su tre (29%), seguono le Marche con un 22% di borse non attinte, l'Abruzzo con 20, Toscana e Veneto con 17, Piemonte con 14, Emilia-Romagna e Lombardia con 12, Campania con 10.
sintesi di Alessandro Bruni
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