di Redazione di Openpolis. Pubblicato il 31 gennaio 2023.
Quando una persona non ha la possibilità di consumare quotidianamente e in quantità adeguate cibi sani, equilibrati, nutrienti e sicuri può trovarsi in povertà alimentare. In Italia in media il 2,8% dei minori non consuma un pasto proteico al giorno, segnale di una possibile povertà alimentare. Un dato da non trascurare, soprattutto in alcune aree del paese. In Sicilia la quota di bambini e ragazzi che non consumano almeno un pasto proteico al giorno supera l’8%. Seguono Campania (5,4%), Basilicata (4,9%) e Lazio (4,5%). Mentre la percentuale si attesta al di sotto dell’1% nelle Marche, in Abruzzo, in Puglia e in Piemonte.
Sul fenomeno incidono diversi fattori: dalla disponibilità economica all’educazione alimentare, fino alla possibilità di accesso ai servizi. Tra questi, le mense scolastiche: le relazioni del garante dell’infanzia al parlamento italiano hanno spesso sottolineato il ruolo dell’estensione della refezione nel contrasto della povertà alimentare. E in effetti le aree a maggior rischio di povertà alimentare tra i minori in molti casi coincidono con quelle con meno mense scolastiche. Sono 6 le regioni in cui per meno del 25% delle scuole statali è dichiarata la presenza di una mensa: si tratta di Sicilia, Campania, Calabria, Basilicata, Lazio e Molise. A livello locale, l'offerta più ampia si riscontra nelle province di Aosta, Lucca, Verbano-Cusio-Ossola, Imperia, Prato, Biella e Vercelli.
Per leggere l'articolo completo aprire questo link