di Dino Panigra. Pubblicato in Italia Oggi del 8 marzo 2023.
Vorrei aiutare a far capire la differenza fra scuola e insegnamento. Per alcuni anni, per puri motivi alimentari, ho insegnato anch'io. Ma non ho mai amato la scuola. E in questo sono stato tutt'altro che deamicisiano. Ho fatto il mio dovere, senza mai lamentarmi dello stipendio e senza mai assentarmi (con sottile dispetto degli alunni), perché, come gli spiegavo quando se ne meravigliavano: «Nessuno mi ha obbligato a fare questo patto col diavolo ma, avendolo sottoscritto, mantengo la parola».
La scuola tuttavia non avrei mai potuto amarla perché amo l'insegnamento, non la scuola. La scuola è un ambiente in cui dei ragazzi che, per età, tendono a pensare soltanto al sesso, allo sport e ai divertimenti, sono costretti ad interessarsi di cose di cui non gli importa assolutamente niente e di cui, dopo tutto, non capiscono niente. E invece non soltanto l'insegnante quelle nozioni deve ficcargliele a forza nel cervello, ma poi ha anche la detestabile incombenza di controllare che le abbiano imparate.
Questa è la scuola. E che cosa è invece l'insegnamento? L'insegnamento è la trasmissione della cultura da chi l'ha a chi non l'ha, e amerebbe averla. E la cultura è una di quelle poche cose che, a regalarla, non diminuisce ma si moltiplica. E quando questo riesce si crea fra insegnante e discente quell'amicizia che è anche “filiazione spirituale”, quale la vediamo nel rapporto fra Socrate e i suoi discepoli. Ed io ho avuto la fortuna di assaggiarla personalmente.
sintesi di Alessandro Bruni
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