di Redazione di Rete ambientalista, pubblicato il 16 marzo 2023.
Il Disegno di Legge per la messa al bando dei Pfas in Italia è stato presentato nella scorsa legislatura dal senatore Mattia Crucioli. Finora, non l’ha riproposto nessuno in Parlamento, né il Governo, i cui partiti non si erano mai mostrati partecipi su questa emergenza nazionale e internazionale, e neppure quelle forze di opposizione che pur avevano esibito cognizione di causa (lo stesso Crucioli proveniva dai Cinquestelle).
Eppure dovrebbe essere arcinoto che la calamità mondiale dei Pfas ha in Italia le sue punte di iceberg nei disastri ambientali e sanitari (stigmatizzati dall’ONU) del Veneto (made in Miteni di Trissino) e del Piemonte (Solvay di Spinetta Marengo), ma ormai non lascia indenne nessuna regione della penisola: Lombardia, Toscana, Lazio, Trentino ecc., come abbiamo più volte documentato (si veda al riguardo il nostro Sito).
Il Disegno di Legge dell’ex senatore Mattia Crucioli (che mettiamo a disposizione di chi ce lo richiede) detta “Norme per cessazione della produzione e dell’impiego dei Pfas”. Insomma li mette al bando in Italia. Vieta la produzione, l’uso e la commercializzazione di PFAS o di prodotti contenenti PFAS, ne disciplina la riconversione produttiva e le misure di bonifica e di controllo. Insomma assume le istanze di tutti i Movimenti, Associazioni e Comitati, che da anni si battono per eliminare questi cancerogeni bioaccumulabili e persistenti, praticamente indistruttibili, dalle acque, dall’aria, dagli alimenti, insomma dal sangue dei lavoratori e dei cittadini altrimenti ammalati e uccisi.
L’«inquinante eterno» in almeno quattro siti bresciani.
Confermata da una ricerca su scala senza precedenti condotta da «Le Monde» e da 17 partner, l’inchiesta giornalistica internazionale chiamata The Forever Pollution Project ha realizzato una mappa che individua più di 17mila siti in Europa contaminati dalle sostanze perfluoroalchiliche Pfas , oltre 2mila in cui la loro concentrazione è considerata pericolosa per la salute e altri 21mila siti in cui l’inquinamento è presunto. Anche in provincia di Brescia: vedi mappa.
PFAS. Inquinamento senza confini.
Che le sostanze perfluoroalchiliche PFAS siano diffuse globalmente è oramai un dato assodato dalla ricerca scientifica, ma il nuovo studio dell’Università della Florida su Environmental Science&Techonology ne ha individuato la presenza in una fonte inaspettata e insospettabile… (clicca qui).
segnalato da Alessandro Bruni