di Giovanni Rodriquez. Pubblicato in Quotidiano sanità del 13 marzo 2023.
Dal Governo Renzi a quello Meloni mancano ancora 57 decreti per attuare leggi sanitarie approvate negli ultimi anni. È sì perché non basta approvare una legge perché sia pienamente operativa dato che in molti casi è la stessa legge a prevedere ulteriori decreti senza i quali di fatto le norme rimangono solo su carta. E così capita per esempio che tra cambi di Governo, strettoie amministrative e lungaggini burocratiche molti provvedimenti de facto non vedono mai la luce, in barba alla legge.
Ma andiamo per ordine e analizziamo la questione nel suo complesso grazie al monitoraggio condotto dal Servizio per il controllo parlamentare della Camera. Al 30 settembre scorso, il numero dei decreti attuativi totali (e quindi non solo sanitari) ancora da adottare relativo al primo e al secondo Governo della XVIII legislatura (Conte I e Conte II) era pari a 95 (21 imputabili al primo Esecutivo della legislatura e 74 al secondo). Al 10 gennaio 2023, questo stock si è ridotto a 90 provvedimenti, ai quali si sommano 824 provvedimenti attuativi previsti dai provvedimenti legislativi emanati dal terzo Governo della Legislatura (Draghi), di cui 567 adottati e 257 da adottare.
Pertanto lo stock complessivo dei provvedimenti da adottare riferibili alla XVIII legislatura è pari a 347. Considerando i termini di adozione previsti dal legislatore, emerge che per 137 dei 347 provvedimenti che le amministrazioni devono adottare (pari al 39,5%) il relativo termine di adozione è scaduto; 172 provvedimenti (il 49,6%) non presentano un termine di adozione, mentre il restante 10,9%, è soggetto ad un termine di attuazione non ancora scaduto.
Tornando ad oggi, e soffermandoci alla prima Legge di bilancio del governo Meloni, possiamo notare come questa preveda l’adozione di 116 decreti attuativi, di cui 86 (pari al 74%) è costituito da decreti ministeriali e il restante 26% da Dpcm (15 provvedimenti, pari al 13%) e da provvedimenti direttoriali (15 provvedimenti, pari al 13%). Dei 116 provvedimenti attuativi previsti, 60 presentano un termine di scadenza nel 2023, mentre per i restanti 56 provvedimenti il Legislatore non ha fissato un termine di adozione.
sintesi di Alessandro Bruni
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