Sintesi interpretata di Alessandro Bruni dell'articolo di Antonio Pascale “Elogio del pessimismo” pubblicato in Mind di ottobre 2023.
Sono finite le vacanze e se sei pessimista la colpa è solo tua, non hai più la speranza, ma sei pervaso dalla consolazione. Sì, perché il pessimista ha capito che la vita non ha nessun senso, è solo caos e incertezza, e bassa consapevolezza dei nostri passi.
Crediamo di aver l'energia illimitata di quelli che si alzano alle quattro della mattina pieni di buoni propositi, ma poi alziamo gli occhi al cielo con un barlume di coscienza e non capiamo cosa ci facciamo al mondo.
Quanti di noi spinti dalla necessità di mettere a punto la scaletta per il nuovo giorno, si concentrano su tempi e modi sbagliati, falliscono e si colpevolizzano, innestando così un circolo vizioso? Un'altra giornata persa!
Quanti di noi come coleotteri si sentono le ali sotto le elitre, ma cadono preda di un disordine di senso e di scopo che non li fa volare? Tutti noi siamo così! L'ottimista non lo sa, ma almeno questo il pessimista lo sa bene: è a conoscenza della ferita che sanguina senza un perché ed è inutile fingere che siamo sani perché siamo solo umani.
Dunque, dopo le vacanze è meglio leggere Kafka (difficile uguagliarlo in materia di pessimismo, ma potremmo accontentarci anche di Leopardi), perché da lui impareremmo a guardare bene il buio, a usare quello che abbiamo per prenderci quel barlume di luce che ci spetta affinché ci restituisca lo splendore: non per sempre, giusto il tempo necessario, finché il disordine naturale che ci permea non ci trasformi ancora.
In cosa? Saremo scarafaggi senza ali o coleotteri che al bisogno le liberano dalle elitre? Non lo sappiamo. L'ottimista pensa di saperlo, mentre il pessimista sa che non lo sappiamo. Forse non siamo nemmeno umani, di umano abbiamo solo la presunzione e l'arroganza di controllare tutto. E il sapere di non sapere è già un vantaggio in un tempo in cui l'intelligenza artificiale ci offre solo certezze. Ma noi ottimisti siamo pronti?
Sul tema per completezza si invita a leggere l'articolo di Antonio Pascale pubblicato in Mind di ottobre 2023.