di Vittorio Zambardino. Stralcio dall'articolo pubblicato in Mind n.228 di dicembre 2023.
Basta uno sforzo relativamente semplice per costruire camapgne di odio e di falso e diffonderle senza, ecco il punto, che a parteciparvi siano milioni do decine di milioni di persone. La folla che vediamo è finta, si tratta di repliche digitali, frutto di programmi di intelligenza artificiale.
È quanto dovremmo aver imparato nei mesi nei quali le varie app di intelligenze artificiali generative ci hanno lasciato giocare con i loro prodotti per usarci come collaudatori.
Non siete bellissimi nelle cento versioni di voi stessi che potete realizzare?
Vi piace essere un legionario romano oppure un drag queen thailandese?
Non sono magnifiche le vostre poesie finte?
Ecco, adesso pensate a ciò che può accadere se lo stesso processo di trasformazione viene applicato alle immagini della cronaca - cioè della realtà - e alle relative parole che seguono. Come scrive Orwell in 1984: La pace è guerra, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza. Su questa strada le autocrazie e le forze politiche, o anche solo le correnti di opinioni, che in Occidente sono in sintonia con esse sono, per qualche motivo rimasto ancora misterioso, molto più aventi dell'informazione professionale, corretta, rispettosa dei fatti. Più sinceramente, non c'è partita. I “cattivi” al momento vincono su tutto il fronte.
Ne deriva un tema: se, come è evidente, questo processo non solo non avrà fine ma continuerà a svilupparsi e diventerà sempre più micidiale e “abile”, quali misure potranno essere prese per fermarlo?