di Redazione di Prossima pubblicato in ingenere.it del 28 dicembre 2023.
Completamente immerse nella società delle immagini, oggi le lingue sono spesso ingabbiate negli automatismi figli del nostro tempo. Per questo ci è sembrato più che mai importante tornare alle parole con un'attenzione rinnovata e curiosa, quella necessaria alla comprensione delle cose da cui prende forma ogni tipo di conoscenza.
Da questa spinta è nato il glossario di Prossima, con cui vogliamo comporre un lessico minimo del mondo digitale, l'alfabeto essenziale per orientarci nell'oceano spesso spaesante del dibattito pubblico su innovazione e intelligenze artificiali.
Molte espressioni ormai entrate nell'uso, talvolta direttamente in inglese, infatti, restano spesso opache nel significato. Il nostro intento è quello di renderle più trasparenti, lavorare a delle agili bussole linguistiche che sappiano orientarci, verso una sempre più solida alfabetizzazione digitale.
A partire dalla scorsa estate, abbiamo iniziato a raccogliere e mappare parole ed espressioni che negli ultimi anni abbiamo letto e sentito pronunciare incessantemente, e rispetto a cui noi per prime non avremmo saputo dire molto.
Ecco quindi altre cinque parole: machine learning, chatbot, big data, violenza digitale, filter bubble. Ne abbiamo rintracciato le origini etimologiche e l'entrata nell'uso comune. I significati originari e le declinazioni successive. Cercando di usare un linguaggio comprensibile e divulgativo ma allo stesso tempo fedele alle discipline che le hanno viste nascere, e fornendo sempre in fondo alla scheda di ognuna, dei riferimenti accreditati per approfondire.
Un lavoro iniziato da poco, che ci appassiona, e che non vediamo l'ora di scoprire, una parola dopo l'altra, dove ci porterà.