di Stefano Arduini. Pubblicato in Vita Weekly del 31 gennaio 2024.
Tre iniziative del Governo Meloni hanno caratterizzato gli ultimi sette giorni sul fronte del sociale:
• La prima è stata l’approvazione del decreto legislativo per attuare la legge delega per la riforma dell'assistenza agli anziani non autosufficienti. In via sperimentale, 25mila over80 avranno 1.380 euro al posto degli attuali 530. Nei fatti però la delega viene riscritta, eliminando alcuni punti-cardine. Vedremo perché e in che misura.
• La seconda è stata la presentazione di quello che giornalisticamente è stato battezzato come “Decreto Beneficenza” o “Decreto Ferragni” che in realtà è un disegno di legge. A firmarlo è stato Adolfo Urso che è il Ministro delle Imprese e del Made in Italy del nostro Governo. Un provvedimento con più ombre che luci.
• Terza scatola pressoché vuota, il tanto sbandierato piano Mattei Italia-Africa. Un piano i cui contorni sono ancora indefiniti a livello di budget e di target, annunciato in un summit parlamentare molto criticato sia dai Paesi africani, sia dalla società civile.
• È stata poi una settimana importante anche per i 400mila lavoratori del welfare inquadrati con il contratto della cooperazione sociale. Accordo che era scaduto dal 2019 e su cui sindacati e rappresentanti delle confederazioni della cooperazione sociale hanno trovato la quadra lo scorso 26 gennaio. Vedremo le novità e le reazioni. Avendo ben presente che siamo dentro un quadro di profonda crisi di governance e di finanziamento del sistema socio-assistenziale come avevo scritto nell’editoriale dell’ultimo numero del magazine che qui potete leggere integralmente e come abbiamo ribadito nel corso di un seguitissimo evento tenutosi a Milano e organizzato da VITA e dal Comune sotto il titolo “Lavoro sociale, lavoro povero?".