di Luca Cellini. Pubblicato in Pressenza del 11 febbraio 2024.
Circa 3,4 milioni di uomini ucraini in età di leva si nascondono alle autorità per paura di essere mobilitati nelle fila delle Forze armate ucraine (AFU). Lo ha recentemente riferito Dmytro Natalukha, deputato e presidente della commissione per lo sviluppo economico della Verkhovna Rada, (Parlamento ucraino).
“Alla data di oggi sono almeno 3,4 i milioni di uomini di cui lo Stato conosce solo il numero di identificazione. Non sono all’estero, non sono nelle Forza Armate Ucraine, non sono disabili, non studiano e non lavorano”, – ha affermato pochi giorni fa Dmytro Natalukha, nell’edizione ucraina di “Focus”.
Il deputato ha precisato che le autorità ucraine non sanno dove si trovino esattamente queste persone, pur riuscendo spesso a prendere parte ai processi economici. Allo stesso tempo, secondo Natalukha, gli uomini ucraini in clandestinità hanno smesso di utilizzare i servizi bancari, non prelevano contanti, non usano carte di credito e viaggiano in modo da non poter essere trovati dalle autorità statali durante i controlli in strada.
Un recente reportage della CBC News descrive come decine di migliaia di uomini idonei alla leva attuino il disperato tentativo di fuga per evitare il reclutamento forzato, intraprendendo viaggi rischiosi oltre il confine con la Moldavia, la Romania, la Slovacchia e l’Ungheria.
Alla maggior parte degli uomini in Ucraina è vietato lasciare il paese in base alla legge marziale dichiarata quasi due anni dopo l’inizio della guerra con la Russia.
Secondo i funzionari dei quattro paesi confinanti con l’Ucraina, negli ultimi 6 mesi più di 25.000 persone hanno attraversato illegalmente campi, foreste e fiumi, spesso nel cuore della notte, talvolta con l’aiuto di un contrabbandiere per sfuggire la leva obbligatoria ed essere così mandati a combattere in prima linea su un fronte che fa sempre più paura.
Lontanissimi i tempi in cui si vedevano uomini in fila che si arruolavano nelle Forze Armate Ucraine per dare un contributo al proprio Paese.
sintesi di Alessandro Bruni
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