di Redazione da Vita.it del 28 marzo 2024.
I ministri Roccella e Nordio hanno presentato un disegno di legge per la tutela dei minori in affidamento, come se l’affido familiare non fosse uno strumento di tutela ma un'esperienza da cui proteggere i bambini. Un ribaltamento di prospettiva coerente con la filosofia dell'allontanamento zero ma in assoluto contrasto con la centralità del minore. Nascono un nuovo Osservatorio e due registri. Mentre si torna a usare la parola "istituti" proprio mentre si dichiara di voler contrastare l'istituzionalizzazione impropria. Qui (“E adesso schediamo le famiglie affidatarie”) e, con maggiori dettagli nell’ultima puntata della sua newsletter “Dire, fare, baciare” Sara De Carli ricostruisce il caso. Dando voce anche alla replica di Roccella (“Quali numeri per promuovere l’affido”). Si segnala anche il commento di Giampaolo Cerri, autore del podcast “Genitori a tempo, genitori e basta” e lui stesso padre affidatario: “Genitori affidatari, i soliti sospetti”.
Nota di servizio. Per approfondire l'argomento proposto in questo post si consiglia di consultare gli articoli di Sara De Carli pubblicati in Vita.it