di Paolo Ermani. Pubblicato in Il cambiamento del 12 aprile 2024.
C’è uno studio universitario americano accuratissimo che dura da decenni sull’analisi di cosa rende sane, felici e realizzate le persone. Questo studio è un po’ lo specchio della nostra società che, avendo perso valori e senso, ha bisogno di accademie, questionari, test, analisi per dimostrare l’ovvio, un po’ come quegli studi ridicoli e paradossali che attestano che per il bambino il latte materno è meglio di quello artificiale...
Ma abbiamo davvero necessità di questi studi per dirci quello che è evidente e già sappiamo? Purtroppo pare di sì perché siamo la società che di fronte all’evidenza, alla lampante realtà e verità, comunque riesce lo stesso a fare diversamente. Ne sono dimostrazione giornaliera gli infiniti comportamenti contro se stessi, gli altri e la natura; e quando si chiede alle persone perché li attuano, viene risposto: perché lo fanno tutti, non saprei fare altrimenti, chi se ne frega degli altri e della natura...
Del resto, perché stupirsi di simili comportamenti e risposte, se gli stessi messaggi che provengono dalla società del tutto si vende e compra sono molto chiari da questo punto di vista. Si pone l’accento sui soldi, la carriera, il successo come se ottenuti questi poi la felicità e la sanità fossero assicurate. Si assiste però proprio al contrario: le persone ricche, di successo, sono spesso piene di problemi, ossessionate dalla paranoia di proteggere o perdere le loro fortune, si riempiono di droghe o fanno abuso di alcool, non sanno se chi sta loro vicino lo faccia per la loro ricchezza, la loro fama o perché tiene veramente a loro. Non poche volte si ritrovano soli e dimenticati perché, avendo puntato solo su valori materiali, una volta finiti quelli, non rimane loro più niente e nessuno.
Però, nonostante ciò, non è molto glamour o moderno affermare che invece la vera felicità e sanità mentale e fisica la danno le relazioni forti con gli altri, una comunità vicina e di supporto, persone che ci apprezzano per quello che siamo e non per quello che appariamo. E tutto questo non è moderno per il semplice motivo che non costa nulla e non fa crescere il sacro Prodotto Interno Lordo, quindi seppur è la lampante verità, non facendo guadagnare soldi a nessuno, è come se non esistesse e si devono pure fare studi per dimostrarlo.
Il paradosso è anche che abbiamo mezzi tecnologici sofisticatissimi che ci collegano istantaneamente con chiunque, eppure nel mondo ricco non si sono avute mai così tante persone sole e insoddisfatte e così poco fiduciose del futuro dato che di figli se ne fanno sempre meno. Non sarà che questa mirabolante tecnologia è una notevole presa in giro che invece di avvicinarci e aiutarci per davvero, ci allontana inesorabilmente?
Ma chi avesse ancora delle perplessità sul perché attraverso il prossimo le relazioni pacifiche e costruttive ci facciano bene, basta che consideri che da quando esiste l’umanità la relazione con gli altri non solo è fondamentale ma anche sempre ricercata. In gruppo ci si aiuta, si cresce, si capiscono cose che da soli non capiremmo, si costruiscono meravigliose opere che da soli non riusciremmo a fare, ci si supporta nei momenti difficili, si festeggia e si sta in convivialità con molta più soddisfazione che da soli.
Quindi, anche se vi dicono che non è più di moda la relazione diretta con gli essere umani e cercano di convincervi che passare la vita di fronte a uno schermo, cercando spasmodicamente di diventare ricchi sia il massimo della realizzazione e felicità, non credeteci perché è una balla. E sarebbe meglio non accorgersene all’ultimo respiro della propria esistenza...