di Marina Pierdominici. Pubblicato in Il Punto del 18 aprile 2024.
Transgender è un termine che include tutte le persone la cui identità di genere e/o espressione di genere non sono quelle tipicamente attribuite al sesso assegnato alla nascita. Sulla base di recenti report internazionali, le persone transgender tuttora incontrano barriere nell’accesso all’assistenza sanitaria e a risorse considerate determinanti di salute come l’istruzione, l’occupazione e l’alloggio con effetti negativi sulla salute mentale e fisica. Per affrontare queste disparità, sono necessarie politiche sanitarie mirate che garantiscano un accesso equo alle cure per tutte le persone.
Facendo una panoramica delle sfide da affrontare riguardo alla salute transgender, il potenziamento dell’attività di ricerca rappresenta una priorità, almeno per quanto di nostra competenza. Nonostante un significativo aumento nel numero di pubblicazioni relative alla salute transgender negli ultimi anni, permangono importanti lacune informative. La maggior parte delle pubblicazioni ad oggi disponibili si concentra sulla salute mentale, sulle infezioni sessualmente trasmesse, come l’hiv, sull’uso di sostanze, sulla violenza e sulla discriminazione. Tuttavia, altre aree cruciali, come l’accesso ai servizi sanitari, gli stili di vita e la prevalenza di malattie croniche, sono ancora scarsamente indagate.
Inoltre, vi è una carenza di studi longitudinali sugli effetti a lungo termine del trattamento ormonale di affermazione di genere, così come sugli effetti dell’interazione tra questo trattamento e altre terapie assunte per eventuali comorbilità. Questa scarsità di dati si traduce in una scarsità di evidenze cliniche, che a sua volta ostacola lo sviluppo di politiche sanitarie mirate.
Un ulteriore aspetto cruciale nel contesto della salute transgender è il miglioramento della formazione del personale sanitario, poiché questa tematica è stata scarsamente trattata nei programmi accademici delle facoltà sanitarie fino ad oggi. Al riguardo è importante evidenziare che, sebbene le persone transgender condividano con la popolazione cisgender molte necessità di salute, presentano anche specifiche necessità, come quelle correlate al percorso medico di affermazione di genere, che richiedono un livello di competenza e una preparazione mirata del personale sanitario. Di conseguenza, è importante fornire una formazione appropriata al personale medico e sensibilizzarlo preventivamente su questo argomento, al fine di promuovere una maggiore consapevolezza culturale e sensibilità nei confronti di questa tematica di salute pubblica.
Per quanto riguarda la formazione del personale sanitario, la carenza di formazione nel campo della salute transgender viene considerata una criticità sia dall’utenza che dal personale sanitario stesso. Nostri dati, in linea con quelli della letteratura internazionale, indicano che fino al 47 per cento della popolazione transgender si sente discriminata nell’accesso ai servizi sanitari per ragioni correlate all’identità e/o espressione di genere e tra le esperienze negative più frequentemente riportate c’è l’assenza della formazione del personale sanitario e l’utilizzo di una terminologia inappropriata.
Nonostante questi importanti risultati, le sfide che si presentano per il futuro sono ancora molte. Il percorso verso l’equità nell’assistenza sanitaria per le persone transgender richiede un impegno costante e congiunto, unitamente al potenziamento di una rete collaborativa che coinvolga tutti gli stakeholder interessati, a ogni livello, a questa tematica.
sintesi di Alessandro Bruni
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