di Livia Gamondi. Pubblicato in Corriere Salute del 8 maggio 2024.
Le stime parlano chiaro. In Italia un bambino su 77 nella fascia 7-9 anni presenterebbe un disturbo dello spettro autistico. Il rischio appare maggiore tra i maschi, 4,4 volte in più rispetto alle bambine. Una condizione comportamentale determinata biologicamente che esordisce nei primissimi anni di vita e si manifesta nell’interazione sociale reciproca, nell’abilità di comunicazione e interessi che si ripetono in modo ripetitivo e stereotipato. Sia chiaro. Si tratta di segnali molto diversi, ad esempio i bambini molto piccoli non rispondono alle risate e agli abbracci sono molto diverse e personali, spesso sono accompagnate da disturbi del linguaggio e ritardo nello sviluppo intellettivo.
Come spesso accade, la diagnosi precoce è basilare. Nell’individuazione dei primi segnali è cruciale l’intervento del pediatra di libera scelta nell’attività di screening in modo da inviare i bambini ai Nuclei funzionali autismo territoriali (NFA) per approfondimenti ed eventuale conferma del quesito diagnostico
La piattaforma di telemedicina. Nel 2021 Regione Lombardia ha lanciato il «Piano operativo regionale autismo» dove la piattaforma di telemedicina WIN4ASD (Web Italian Network for Autism Spectrum Disorder), che consente di accelerare i tempi per la valutazione, viene indicata come lo strumento per la diagnosi precoce. È disponibile per tutti i pediatri di libera scelta ed estesa alle otto Agenzie di tutela della salute (ATS) regionali.
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sintesi di Alessandro Bruni
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