di Giovanni Caprio. Pubblicato in Pressenza del 15 maggio 2024.
Tra il 2010 e il 2022 vi è stato un aumento del 15,34% delle segnalazioni di minori (28.196 nel 2010, 32.522 nel 2022), ma il valore del 2023 (31.173) è inferiore a quello del 2022 del -4,15%. I dati analizzati per il periodo 2010-2022 evidenziavano un incremento delle segnalazioni di minori per i reati caratterizzati da violenza come le lesioni dolose, la rissa e la rapina. Tra il 2022 ed il 2023, a fronte di un decremento delle segnalazioni relative alla rissa (-16,41%) ed alle percosse (-16,52%), le segnalazioni di minori per rapina (7,69%), lesioni dolose (1,96%) e violenza sessuale (8,25%) subiscono un contenuto incremento.
Il Report “Criminalità minorile e gang giovanili” registra, in particolare, una diminuzione dell’11,73% di segnalazioni per furti e del 6,11% per estorsioni, pur a fronte di un aumento del 7,69% di quelle per rapina. Diminuite rispettivamente del 10,89%, del 16,41% e del 16,52% anche le segnalazioni per minaccia, rissa e percosse, a fronte di un lieve incremento dell’1,96% delle segnalazioni per lesioni personali. In aumento, invece, le segnalazioni per violenza sessuale. “Rispetto alle segnalazioni di minori denunciati e/o arrestati per violenza sessuale, tra il 2022 ed il 2023, si registra un incremento dell’8,25% nel totale, si legge nel rapporto. L’analisi dei dati statistici condotta in base alla nazionalità dei minori denunciati e/o arrestati mostra che, nei valori annuali, il dato riferibile agli italiani è sempre superiore nell’intera serie storica, fatta eccezione per gli anni 2013, 2022 e 2023. Negli ultimi due anni del periodo in esame l’incidenza delle segnalazioni di minori stranieri registra un lieve aumento (54,64% nel 2022 e 56,19% nel 2023.”
Il report affronta anche il problema delle gang giovanili in Italia, realizzandone un “identikit” grazie ai contributi delle questure e dai reparti territoriali dei Carabinieri. Con riferimento alla nazionalità, i gruppi sono caratterizzati da una nazionalità prevalente italiana o straniera (di prima o seconda generazione). Nella maggioranza dei casi, le gang giovanili attive nei territori nel periodo in esame hanno compiuto atti di bullismo, risse, percosse e lesioni, atti vandalici e disturbo della quiete pubblica.
Il rapporto conferma che le gang giovanili sono composte da ragazzi spesso provenienti da contesti socioeconomici svantaggiati o con vissuti familiari critici. Le minori opportunità, la disoccupazione giovanile e la carenza di modelli positivi potrebbero contribuire alla formazione di tali gruppi che, spesso, catalizzano l’attenzione dei media e delle autorità locali a causa delle loro attività criminali e del loro impatto sulla comunità.
Il rapporto dedica un focus alle città metropolitane, mostrando un panorama così variegato da rendere difficile rintracciare elementi o tendenze in comune. Per 6 città metropolitane su 14 (Bari, Bologna, Messina, Palermo, Reggio Calabria e Torino) l’analisi ha evidenziato che il numero di segnalazioni totali di minori denunciati e/o arrestati è rimasto sostanzialmente invariato dal biennio 2018-2019 ad oggi. Rispetto all’incidenza dei minori stranieri sul totale delle segnalazioni, invece, l’aumento che si è registrato a livello nazionale per il biennio 2022-2023 si accentua nelle città di Bologna, Firenze, Genova, Milano e Torino.
sintesi di Alessandro Bruni
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