di Andrea Malaguti. Pubblicato nel blog dell'autore e in La Stampa del 9 giugno 2024.
"A ogni svolta epocale si ode bussare dal profondo" - Ernst Junger
«La democrazia non è un destino, è una scelta». Scusa?
Sono in fila al seggio. Una fila corta, cortissima, a dire il vero. Una bella coppia di settantenni e la ragazza, suppongo universitaria, che mi strappa dai pensieri cupi su Jünger.
Si rivolge a me come se volesse sottolineare l’importanza di questo appuntamento con l’Europa che ai più suscita un interesse pari a quello del semolino in una serata d’inverno.
Ma è ancora sabato. Vedrai che la gente stavolta vota. Siamo sull’orlo di una guerra.
Senza una Commissione forte, un Consiglio compatto, Russia, Cina e Stati Uniti ci consegnano agli scantinati della storia.
Non riesco a immaginare uno stimolo superiore a questo, a un suono più forte che bussa dal profondo.
C’è ancora domenica, vedrai che il Paese ci stupisce. Non ci credo, ma me lo ripeto lo stesso. Lo so che le proiezioni parlano di deserto elettorale.
Meno di un italiano su due. La peggiore delle sconfitte democratiche.