di Andrea Gandini. Economista, analista del futuro sostenibile.
Gli automobilisti in Italia sono tantissimi 25 milioni (uno dei paesi che ha più auto al mondo in rapporto agli abitanti). 7,5 milioni hanno telepass (380 milioni di ricavi, 50 euro per cliente). Fino al 30 giugno si pagheranno 3 euro al mese (“Telepass plus”) che diventano però 4,9 a luglio (o 5,14 se hai aderito prima del 15 aprile). La tariffa base passa invece da 1,83 a 3,9 euro al mese. Telepass di Mundys (ex Atlantia-Benetton partecipata dal fondo svizzero Partners Group che nel 2021 ha acquistato il 49% per un miliardo di euro) propone anche una nuova offerta “Pay per use” con un euro al giorno quando si usa l’autostrada (più 10 euro di attivazione).
Chi non vuole subire questo salasso può disdire (la disdetta è gratis) e aderire a due nuove società nate nel 2021 e imposte da una direttiva europea: a) Unipol-Move (di Unipol) e MooneyGo di Enel (il cui maggior azionista è lo Stato italiano) e Intesa San Paolo che hanno tariffe più basse ma possono fornire solo il telepedaggio presso i caselli. Mooney costa 1,5 euro al mese (più 5 euro di attivazione) e nell’offerta “Pay per Use” 2,2 euro nei mesi di utilizzo più 10 euro di attivazione. E’ possibile associare 2 targhe. Unipol Move ti dà un anno gratis a cui segue un euro al mese nel secondo anno. La formula “Pay per Use” costa invece 50 centesimi ogni giorno di utilizzo più 10 euro di attivazione (il servizio non c’è in Sicilia). I costi delle due compagnie entranti sono molto inferiori a Telepass che punta sui molti servizi aggiuntivi (trasporti, treni, skipass,…) per tenersi i clienti.
Inizia quindi un periodo di concorrenza dopo 34 anni di monopolio all’italiana: telepass fu introdotto nel 1990 in occasione dei mondiali di calcio. I grandi eventi sono sempre una occasione per far fare business più per i privati che lo Stato (vedi le prossime olimpiadi di Cortina).
Nel 1999 lo Stato italiano decide di liquidare l’IRI e vende a Benetton il 30% delle autostrade ma anche Telepass. E’ noto che lo Stato si fece dare una concessione irrisoria per 6mila km. di pedaggio e, non a caso, Gross-pietro (economista) ex presidente IRI, diventerà presidente di Atlantia due anni dopo (privatizzare i profitti e socializzare le perdite). Questa volta però l’Europa ha imposto una concorrenza e credo che Telepass perderà molti clienti.