di Damien Farma. Un amico di Macondo ci ha scritto il 6 luglio 2024.
Qui noi stiamo bene, cerchiamo di resistere con le nostre famiglie. Le cose non vanno bene. Il nostro paese è seriamente assalito.
Malgrado lo sforzo del governo, dei militari e l'impegno dei civili Volontari per la difesa della Patria, il nemico ci sorprende. Ci sono villaggi presi di mira e popolazioni decimate. In realtà ci viene imposta la guerra. Il nostro paese ha una posizione strategica, il che fa sì che faccia gola alle potenze militari. L'invasione terroristica sembra essere un'occasione per queste potenze per posizionarsi nel nostro paese.
Quello che si deve sottolineare è che non siamo sinceramente aiutati dalle potenze militari. Questo vuoto ha lasciato il posto alla Russia che si riposiziona con proposte concrete. La ricomposizione strategica si sta verificando in Africa dell'Ovest, e precisamente nel Mali, nel Burkina Faso, e nel Niger.
Il popolo burkinabé si oppone ferocemente alla presenza di eserciti militari stranieri sul proprio territorio. Delle manifestazioni di civili hanno fatto partire l'esercito francese che aveva installato una base militare a Kambo Insin (a 15 km da OUagadougou). La sfida attuale è proprio la lotta contro il terrorismo.
Perdiamo enormemente in questa guerra. I militari muoiono, i loro equipaggiamenti portati via, le strade sono minate e i ponti spesso distrutti, i progetti di sviluppo spesso fermati.
Il governo attuale cerca di resistere con azioni di resilienza, appoggiandosi su esperienze della rivoluzione di Thomas Sankara. A proposito, il paese è diretto da un giovane capitano trentaseienne.
L'inquietudine maggiore per me è la recrudescenza dei sequestri e l'arresto di cittadini senza processo giuridico. Soltanto la settimana scorsa un laureando che lavora nel giornalismo investigativo è stato sequestrato a casa sua alle 5 del mattino. Non si sa con quale accusa. Molti altri cittadini come lui si trovano in questa situazione. Alcuni vengono inviati al fronte per lottare contro i terroristi. Conosco persone che vi si trovano. Dunque è l'omertà.
Questa tendenza a non accettare critiche alla lunga potrà creare malessere nella popolazione. Ma siamo unanimemente d'accordo su una cosa:
se questo potere militare fallisse il Burkina Faso potrebbe cadere inevitabilmente nella guerra civile.
Pregate per noi!