tratto da Marco Dallari, Mi racconti? Edizioni Junior, 2023, pagg. 87-88.
Già da qualche giorno Noè aveva portato a termine la costruzione dell'Arca, e gli animali, a coppie, avevano cominciato a salire sulla grande barca e a sistemarsi negli alloggi preparati per loro. Noè, la moglie e i suoi figli erano stanchi per il lungo lavoro di costruzione, così, dopo che già da tre giorni gli animali stavano salendo a bordo, affidò ad alcuni di loro il compito di sorvegliare le pratiche d'imbarco, e andò a riposarsi un poco.
Erano già saliti la coppia di leoni, le zebre, gli scimpanzé, i lupi, e la maggior parte dei mammiferi, quando si presentò una coppia di strani animali che nessuno riconobbe. “Chi siete?” domandò l'orso sbarrando la strada alle due strane bestie. “Sono l'ornitorinco, e questa è la mia signora”, rispose la bestiola guardandolo dal basso in alto.
“Non mi sembra un animale normale ...” disse la lupa guardando i due un po' di traverso. La iena fece una delle sue risate: “Guardate un po', hanno il becco come le papere ma i peli come quelli del castoro!”. L'ornitorinco si alzò sulle zampe posteriori per farsi guardare meglio.
“E' vero, siamo un po' strani rispetto a tutti voi, pensate che facciamo le muova, come gli uccelli, ma poi allattiamo i cuccioli come i mammiferi. Cosa volete farci? Non è mica colpa nostra!” “Sono bestie sbagliate! Non possono salire sull'arca con noi!” strillò in coro la coppia di elegantissimi cervi. Sono pericolosi per la sopravvivenza di tutte le specie!” sbraitò una cornacchia che si era posata sulla spalla dell'orso. E tutti insieme gridarono: “Non possono salire sull'arca, sono troppo diversi da noi!”. E sbarrarono la porta chiudendoli fuori. Proprio in quel momento scoppiò un fragoroso tuono e cominciò a piovere.
Passarono 40 giorni, la terra fu completamente coperta dalle acque e tutti i suoi abitanti annegarono. Poi tornò il sole e l'acqua pian piano si ritirò, tornando nel mare, nei laghi, nei fiumi. L'Arca smise di galleggiare e si posò sulla terra, che di lì a poco, bagnata com'era, si ricoprì di erba e di piante. E a questo punto Noè aprì la porta perché le coppie di animali potessero scendere.
Ma quale fu la sorpresa di tutti quando si accorsero che fuori dalla porta c'era l'ornitorinco con la sua signora, tutti bagnati ma vispi e allegri. “Avevamo dimenticato di dirvi una cosa, esclamò l'ornitorinca con un'aria canzonatoria … noi ornitorinchi abbiamo ilo becco da papera, il pelo e le zampe dei mammiferi, ma anche un'altra stranezza: nuotiamo come i pesci”.
Morale: la diversità è un valore tra gli animali e tra gli uomini.
Mi racconti? L'interazione narrativa da zero a sei anni è un libro che sottolinea con esempi e indicazioni metodologiche, come sia possibile e opportuno utilizzare nel migliore dei modi l'interazione narrativa da punto di vista cognitivo e affettivo.