di Ygnazia Cigna. Pubblicato in Open del 14 luglio 2024.
Con una circolare, il dicastero guidato da Valditara ha imposto il divieto assoluto di utilizzo dei cellulari in classe, anche per fini educativi e didattici, per tutti gli alunni, dalla scuola dell’infanzia fino alla scuola media. Fanno eccezione solo i casi previsti dal Piano Educativo Individualizzato o dal Piano Didattico Personalizzato. In merito all’utilizzo di computer e tablet, la circolare precisa che saranno consentiti esclusivamente a scopo didattico e sotto la supervisione dei docenti.
Il ritorno al cartaceo
Nella stessa circolare, il ministro Valditara raccomanda di tornare a utilizzare diari e agende personali per scrivere i compiti a casa e le comunicazioni, accanto al già consolidato registro elettronico. In un’epoca dominata dalla tecnologia, il ritorno al cartaceo può sembrare un passo indietro, ma per il ministero dell’Istruzione si tratta di un tentativo di bilanciare l’uso delle tecnologie con lo sviluppo di competenze personali essenziali.
Alunni con disabilità e docenti di sostegno
Diverse novità sono state introdotte anche con il Decreto Scuola (n.71/2024). Entrato in vigore lo scorso 1 giugno, affronta temi cruciali, dal sostegno agli alunni con disabilità all’inclusione degli studenti stranieri. Per sopperire all’attuale fabbisogno di docenti di sostegno – su cui pende una grave carenza di insegnanti specializzati – in via transitoria fino a dicembre 2025, in aggiunta ai percorsi specializzazione sul sostegno attivati dalle università, questi ultimi potranno essere conseguiti anche tramite nuovi percorsi attivati da Indire (Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa). Inoltre, per garantire la continuità didattica, un docente specializzato per l’insegnamento agli alunni disabili può essere confermato sullo stesso posto di sostegno dell’anno precedente su richiesta della famiglia e con il consenso del dirigente scolastico. Questa conferma ha priorità assoluta rispetto agli altri docenti a tempo determinato, a condizione che il posto sia disponibile, che siano state completate le operazioni per il personale a tempo indeterminato, e che il docente abbia diritto alla nomina nel contingente disponibile.
Prof di italiano per gli alunni stranieri
A partire dall’anno scolastico 2025-2026, le classi con almeno il 20% di studenti stranieri neoarrivati con difficoltà nelle competenze linguistiche di base potranno usufruire di docenti ad hoc per l’insegnamento dell’italiano. Questi docenti affiancheranno il lavoro del professore con lezioni di potenziamento.
Voto in condotta
In questi giorni, è stato approvato in Commissione Cultura alla Camera, dopo il primo ok del Senato, il disegno di legge governativo sul voto di condotta, stralciato dalla riforma degli istituti tecnici e professionali nonché cavallo di battaglia del ministro Valditara. Secondo quanto previsto dal ddl, qualora la valutazione del comportamento dovesse essere inferiore a 6, scatta la bocciatura. Infine, il voto in condotta dovrà essere riferito a tutto l’anno scolastico e nella valutazione dovrà essere dato particolare rilievo a eventuali atti violenti o di aggressione nei confronti del personale scolastico (professori, dirigenti, personale Ata) e degli studenti.
Liceo del Made in Italy sì, ma dove?
Altro cavallo di battaglia del ministro Valditara è, senza dubbio, il liceo del Made in Italy. Da subito presentato dal governo come un «baluardo per la crescita sostenibile e la valorizzazione del talento italiano su scala internazionale», questo nuovo corso ora sembra soffrire di una partenza zoppa.
sintesi di Alessandro Bruni
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